Alessio Conte
Pordenonese doc, classe 1992. Dottore di ricerca in Scienze storiche tra l'Università di Padova, Ca'Foscari di Venezia e Verona, mi piace pensarmi come spettatore di eventi che in un futuro lontano saranno considerati storia. Far conoscere al meglio e a quanti più possibile il nostro passato, locale e non, è uno dei miei obiettivi e come tale scrivo con passione per le mie amate Radici.
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Articoli dell'autore
Il piccolo generale
Siamo ormai stanchi del viaggio verso Venezia e piuttosto che continuare il lungo tragitto via mare che ci separa dalla Serenissima lasciamo il 1672. Certo,
La battaglia per l’università di Trieste
Una grande storia che caratterizza l’Italia e la cultura italiana è senza dubbio quella delle università: Bologna, Padova, Napoli e molte altre per il loro passato
Quattro passi in una città romana
La storia, si sa, è una delle tante materie che si insegnano a scuola e il più delle volte è tra le più noiose. Quello
La via del commercio
Finalmente si parte! Sul burchiello su cui siamo saliti, l’equipaggio che governa la barca è di tre marinai: due a poppa e uno a prua,
Prendere il “treno” per Venezia
Con la nostra macchina del tempo finalmente giungiamo a destinazione. Dopo aver assistito al turbolento primo ‘500, ed aver scampato a morte certa, la fine
Dura legge ma pur sempre legge
Lasciato per sempre il 1514, decidiamo di prenderci una pausa tra un’era e l’altra per riepilogare quanto visto finora: se nel XII secolo abbiamo assistito alla
Inferno
Senza neanche accorgercene, passiamo tutta la notte al lavoro. Abbiamo fatto il possibile: nonostante i cannoni non si fossero fermati un attimo, siamo riusciti a chiudere a fatica buona
Resistere ai veneziani
Non ci sono dubbi: quello sotto la Porta è proprio Bartolomeo, tornato a riprendersi quanto gli avevano tolto. Siamo in una situazione tale per cui
50 anni di Liceo classico Leopardi
Nella storia di Pordenone, molti sono i simboli e gli spazi che caratterizzano il panorama non solo visivo ma anche culturale della città. Tra questi,
La guerra all’orizzonte
Spostarsi di un mese nel tempo non comporta grandi problemi: si tratta in fin dei conti di 30 giorni, in cui probabilmente, data l’epoca di transizione,