Radici nel tempo

Il rapimento e la pasqua

11 MARZO 1918 Passano i barbari! Oggi, contro il diritto delle genti, viene imposta alla popolazione una taglia di guerra di 15 000 korone, pena

Radici nel tempo

Il Ventennio fascista pordenonese

Le barricate di Torre furono l’ultimo estremo baluardo contro il fascismo a Pordenone. Nelle settimane e nei mesi successivi le intimidazioni e le violenze non

Radici nel tempo

Pordenone e la Repubblica della Serenissima

A seguito della sconfitta dell’Austria nel 1508, Pordenone e il suo distretto che comprendeva le ville di Cordenons, San Quirino, Valle, Noncello, Villanova, Rorai, Poincicco,

Radici nel tempo

Monfalcone: città di passaggio e conflitto

La città di Monfalcone è stata da sempre un luogo di importanza strategica per la sua posizione e quindi posta nelle mire di numerose potenze internazionali

Radici nel tempo

Il campo di concentramento di Gonars

«Der Führer hat schon entscheiden». Furono queste le parole pronunciate da von Ribbentrop a Ciano che – dopo l’infelice attacco italiano alla Grecia del 1940

Radici nel tempo

E a Pordenone arrivarono le Camicie nere

Che l’Italia sia la culla del fascismo è ben noto: Mussolini, la Marcia su Roma, le “Leggi fascistissime”, i Patti lateranensi, la guerra in Abissinia,

Radici nel tempo

La Patrie è morta!

Qui in Friuli si è soliti ricordare il Patriarcato di Aquileia come il più glorioso periodo della nostra storia regionale, a volte mitizzando la sua esperienza ergendola a

Radici nel tempo

Il Foscolo ritrovato

Quando si scopre un tesoro, indubbiamente l’emozione è grande, soprattutto quando in seguito si viene a conoscenza del suo grande valore. Se poi questo tesoro rappresenta una

Radici nel tempo

Gli Ebrei di Gorizia: tra antisemitismo e tolleranza

La storia degli ebrei a Gorizia ha origini particolarmente antiche: le prime attestazioni dell’arcaica comunità risalgono, infatti, al XIII secolo, quando nella città arrivarono alcuni

Radici nel tempo

Medioevo goriziano: una città tra storia e presente

“Gorizia è la più bella porta aperta sull’Italia” Così il pittore tedesco Max Klinger definisce questa magica città da cui è impossibile non rimanere affascinati;