Enrico Pascatti
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Articoli dell'autore
Tina Modotti a Udine: una verace retrospettiva
Incluso nel vocabolario tedesco si nasconde un termine che – a quanto mi sembra di capire da una buona mezz’ora di ricerca su GoogleTranslate – non trova corrispettivi
Lab15 – un nuovo spazio nel cuore della città
In tutte quelle produzioni hollywoodiane che dipingono una madre single che vive in un sordido monolocale con un figlio e una tenace dipendenza da crack
Yasmina Khadra – L’ultima notte del Rais
Io non credo che sia possibile individuare l’esatto momento, l’avvenimento definitivo che trasfigura il volto di una Rivoluzione in una mascherata repellente; non riesco a immaginare un
ll ruolo del Verdi e il marketing territoriale
La nostra fa parte del consorzio di quelle province italiane in cui si annusa la curva crescente che l’interesse per gli eventi culturali sta cavalcando:
due piani: un nuovo spazio per la fotografia
Segnalata tra le mostre da non perdere da Internazionale, l’esibizione Mexico del fotografo di fama internazionale Maurizio Galimberti a due piani (via Ospedale Vecchio 4, Pordenone)
Too much Johnson e i benigni Dèi del Cinema
L’atrio d’ingresso del motel a ore per artisti di successo è tappezzato da carta da parati color beige. La manica di graffitisti wannabe, romanzieri cirrotici,
Il Collio Goriziano, i vini Venica e lo Smithsonian
Tra tutte – e sono moltissime – le ragioni per cui il nostro appartato e silenzioso Friuli si è meritato la vetrina internazionale della guida
Paura e disgusto: un’antologia psichedelica e politica
Un consiglio antropologico: chiunque volesse affettare il consorzio umano in categorie generazionali, potrebbe trovare d’indicibile utilità l’individuazione di oggetti quotidiani rappresentativi di ognuna. Se volessi tracciare
Grado Giallo e la forza delle indagini circoscritte
L’ottava edizione del festival gradese Grado Giallo cela nel buio la forza di un’arma sottile: di quelle che affondano con la stessa vivacità di una sveglia telefonica
La fortuna dei Wise
Quello che non sopporto dei critici letterari è la pretesa di grandezza con cui confondono il personale con l’assoluto: si divertono a trasfigurare la propria claudicante soglia d’attenzione,