La nostra fa parte del consorzio di quelle province italiane in cui si annusa la curva crescente che l’interesse per gli eventi culturali sta cavalcando: è il ragioniere che si lamenta di non aver trovato un posto a sedere per un incontro di pordenonelegge; è un nuovo imprenditore che decide di investire nella cultura; è la fila fuori dal Verdi in una sera di fine gennaio.
Nel corso del convegno “Il media(t)tore, il ruolo del teatro Verdi a Pordenone” sono stati presentati i risultati e le evidenze che il comunale pordenonese, in collaborazione con l’Unione Industriali di Pordenone e la BCC Pordenonese, ha affidato a Community Media Research per indagare il rapporto tra teatro, impresa e cultura. All’incontro hanno partecipato molti volti del mondo dell’imprenditoria, nonché i rappresentati degli enti coinvolti nella ricerca. Gli obiettivi e le conclusioni dell’indagine sono chiari: si è cercato di analizzare non solo i ruolo del Verdi nella vita sociale della città, ma anche la capacità di trasmettere un’identità a chi lo frequenta; capire il rapporto tra economia e cultura e promuovere lo sviluppo di un percorso strategico per il futuro; modernizzare la nuova vision di uno spazio tra i più importanti in provincia.
Quali dunque le sfide che il teatro – e il nostro territorio con esso – è chiamato ad affrontare? Superare le difficoltà ad organizzare manovre corali e integrate, concedere una vetrina più luminosa al territorio, ma in maggior parte assumere coscienza del potenziale ancora inespresso dalle nostre province. Si è giunti alla consapevolezza, condivisa da tutti gli attori in causa, della necessità di una maggiore integrazione del sistema produttivo delle industrie e dell’impresa con quello accademico e formativo, attraverso una crescente attenzione alla multimedialità, alla comunicazione, al marketing territoriale. Ebbene, noi de L’oppure abbiamo intenzione di rispondere a quella che ci è sembrata una diretta chiamata alle armi, e di attingere a mani piene dalle nostre capacità, conoscenze e passioni.
