La storia del birrificio artigianale “Antica contea” racconta le vicende di una coppia di amici con due grandi passioni: quella per la birra artigianale di stampo inglese e quella per il loro territorio, la città di Gorizia. Compagni di scuola fra i banchi di un istituto tecnico commerciale, dopo trent’anni volano a Londra per un viaggio che ricorda quello della loro maturità. Così, proprio davanti ad una pinta in uno dei luoghi simbolo dell’home brewery britannico, Andrea Marchi e Costantino Torosatti decidono di mettersi in gioco nell’arte birraia.

Nasce quindi nel 2013 il primo, vero birrificio artigianale di Gorizia. Una zona fortemente legata alla tradizione vitivinicola, che fino a quel momento non si era ancora tuttavia lanciata verso la lavorazione di malto e luppolo, usanza ormai consolidata in altri territori limitrofi del Friuli – Venezia Giulia.  Dall’antico stabilimento di viale XX settembre, nello stesso anno, prende così vita una prima linea composta da tre prodotti: la Contessina (session ipa da 3,8 gradi), la Superbia (best bitter che arriva quasi ai 5 gradi alcolici, ora fuori produzione) e la Zingraf (una strong scotch ale da 8 gradi la cui etichetta richiama il toponimo con cui è nota l’area a ridosso di parco Coronini). Oggi la produzione è in aumento, come ci spiega lo stesso titolare Andrea Marchi: “Stiamo passando da un piccolo locale di 70 metri quadri a un capannone da mille, dove possiamo utilizzare un impianto cinque volte più grande del precedente, attraverso il quale potremo puntare dal prossimo anno ai 500 ettolitri di produzione annua. Nello stesso stabile siamo riusciti a ritagliare uno spazio per la degustazione, una sorta di tap room all’inglese, che un giorno potrebbe diventare un vero e proprio piccolo pub”. Allo stesso tempo sta ovviamente incrementando la varietà di birre prodotte, attraverso le quali il birrificio sta sperimentando verso diverse direzioni, dalle variazioni nell’acidità al grado alcolico, in cui l’impronta dello stile britannico è tuttavia sempre presente.

Il legame con il territorio è però forte, tanto da legarlo al nome e alle materie prime utilizzate nella realizzazione dei loro prodotti. Vogliamo così ricordare, in particolare, due birre; la Görzer, birra chiara e leggera, di facile beva, pensata per incontrare il tradizionale gusto del luogo, e l’innovativa Vingraf, realizzata dalla base Zingraf con l’aggiunta di mosto di Sauvignon. Un’operazione interessante per unire la tradizione vinicola all’innovazione dell’arte birraia. Ciò che distingue infatti i birrai italiani da quelli stranieri è la fantasia: “loro hanno gli strumenti migliori” – spiega il titolare – “noi invece siamo molto più bravi con la fantasia, la creatività. Dobbiamo puntare proprio su questo, dotandoci di strumenti adatti”. Così la birra artigianale può diventare un vero successo, anche in Italia.

Che cosa riserva dunque il futuro per una realtà come quella dell’Antica contea, che si sta ormai confermando nel goriziano e in regione? L’ambizione più grande di Marchi è quella di “esportare all’estero, in particolare nei paesi in cui l’arte birraia è affermata”. Ma non nasconde la voglia di rendere l’Antica contea “un’attività più grande, che possa dare lavoro alle persone del luogo”. Nella stessa ottica si pone l’intenzione di investire su coltivazioni di orzo di proprietà, così da creare lavoro per i coltivatori, curare la materia prima già nelle fasi preliminari del processo e garantire un prodotto veramente a chimoletro zero.

Nonostante la storia del birrificio artigianale Antica Contea in Gorizia sia già orientata verso i binari del successo, la sua storia è solo cominciata. Tutti noi de L’oppure, che come Andrea e Costantino  crediamo fortemente nelle possibilità del nostro territorio, vogliamo quindi augurare il meglio per la loro attività, ringraziandoli per l’entusiasmo che ci hanno trasmesso e per il contributo nel rendere la nostra regione un luogo migliore.

Si ringrazia Andrea Marchi, titolare del birrificio, per la piacevole intervista.