15 febbraio
Un maggiore dell’artiglieria germanica di Monaco di Baviera viene a dirmi: << Bel cielo d’Italia, bei paesi, belle città…ma!… – Mi permetto di chiedergli: Cosa vuol dire con quel suo ma? Non è contento di vederci così calpestati? – No, noi non siamo contenti; noi andiamo in cerca del fatto militare, e poi chiediamo subito la pace!>>
Allora non giudicate un fatto militare Caporetto?
<< No, mi soggiunge; quel giorno hanno vinto i gas germanici e non ci fu gloria!>>
Gli domando: Com’è avvenuto Caporetto?
Ed egli: Contro Caporetto era schierata la 14ma Armata di Otto Von Below, forte di 50000 uomini. Il mattino vi fu il lancio dei gas asfissianti. Le vostre prime linee caddero tutte…(qui mi fa vedere alcune fotografie, che egli aveva prese sul posto); le terze linee, non sostenute, ripiegarono e noi siamo incuneati e siamo passati; ma senza quella gloria che andiamo cercando…e dietro di noi le armate di Kraus e di Boroevic…Segno la narrazione fattami, dolente di non aver chiesto il nome di quell’ufficiale!
Da questo apparisce manifesto che il soldato italiano ha fatto il suo dovere, morendo nelle prime file, e perciò il comunicato di Cadorna, che fu poi modificato, mentiva asserendo che il soldato è sfuggito vigliaccamente, gettando le armi!
Il soldato gettò le armi quando si vide abbandonato da tutti i comandi alti e bassi e si vide non sostenuto dalle artiglierie!
Classe 1993, quinto di cinque fratelli, con una propensione verso i crostacei e i classici; vivo tra Casarsa, Venezia e Milano e vorrei diventare uno sceneggiatore. Indeciso e scettico su ogni cosa, scrivo per guardarmi attorno e descrivere dove mi trovo, al di là del mio effettivo stato in luogo.