La storia della distilleria Buiese nasce più di novant’anni fa a Ceresetto di Martignacco, fra pianura e collina nel cuore del Friuli, dove Giuseppe Buiese, nel 1918, acquistò una preesistente distilleria e la relativa casa padronale dai conti Miani, cimentandosi per la prima volta nell’arte distillatrice.
Grazie all’intraprendenza del suo fondatore, i distillati di casa Buiese seppero distinguersi fin da subito per il loro valore, tanto alto da essere apprezzato ben oltre i confini del piccolo paese in provincia di Udine. Nei primi anni ’20, poi, giunsero i primi riconoscimenti e premi in ambito nazionale ed internazionale, a sancire l’evidente successo di cui la distilleria poteva vantarsi.
Nei decenni successivi la distilleria ha saputo riconfermarsi più volte, diventando così una vera e propria istituzione nell’arte distillatrice friulana. La grande tradizione di cui si è sempre fatta portavoce però non avrebbe retto il gioco a lungo, vista la concorrenza sempre più ardita sul mercato, ma proprio da questa convinzione la famiglia Buiese ha saputo cogliere l’occasione per migliorarsi, ancora di più.
Nei primi anni del 2000 infatti, Remo Buiese, assieme al figlio Cristiano, ha ultimato la costruzione di una distilleria completamente nuova, sorta a pochi passi dall’originale, dove hanno trovato posto le cantine di invecchiamento e i nuovi impianti di distillazione, che utilizzano avanzate tecnologie rispettando pienamente l’esperienza di tre generazioni di distillatori.
Tradizione e innovazione si sono così unite col fine di regalare agli amanti dei distillati la migliore delle esperienze gustative, ampliando al tempo stesso la produzione fino a circa 250.000 bottiglie annue.
Una produzione vastissima, che comprende grappe, liquori, acquaviti d’uva, acquaviti di frutta e non ultima l’acquavite di miele. Alle grappe friulane tradizionali nel tempo si sono aggiunte le grappe di monovitigno prodotte esclusivamente utilizzando vinacce locali accuratamente selezionate, fra le quali spicca per il suo particolare pregio l’acquavite di Moscato.
Accanto a questi vanno ricordati gli amari di Buiese, apprezzati per il loro gusto autentico e inconfondibile.
Il Carnico in primis, che recupera l’antica tradizione della raccolta di erbe aromatiche e fiori di campo nel cuore delle alpi friulane, del cui gusto ed equilibrio di aromi si può godere ad ogni sorso.
E poi il “Lusòr” (che in lingua friulana significa “luce”), l’amaro a base di piante officinali, fra cui la genziana maggiore, nato dalla sperimentazione condotta nei laboratori del dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine.
I prodotti Buiese non vogliono però essere soltanto una gioia per il palato, ma un’esperienza da godere con ogni senso eun’emozione da ricordare nel tempo. Per questo motivo ormai da anni alcuni dei distillati vengono imbottigliati in preziose bottiglie colorate in vetro soffiato, ampolle dalle forme eleganti e confezioni regalo che uniscono funzionalità e piacere.
La filosofia della famiglia Buiese, d’altronde, è piuttosto chiara: “cul mangjâ si vîf, cul dizunà si va in paradîs!”.
Sono nato a Pordenone nel 1994. Attualmente studio Web Marketing e comunicazione digitale presso lo IUSVE di Mestre. Nel fine settimana lavoro in un ristorante tipicamente friulano, esperienza grazie alla quale mi sono avvicinato al mondo dell’enogastronomia locale e ai suoi valori. L’oppure e in particolare la rubrica per cui scrivo, Gusti della terra, rappresentano per me la possibilità di esprimermi: da sempre, infatti, amo scrivere e raccontare delle mie passioni e della mia terra.