La via più importante del centro storico di Udine è sicuramente Via Mercatovecchio.
Qui sono presenti bar e locali fra più frequentati della città e alcuni dei negozi più “in”. Diventa sicuramente una delle vie più affollate il sabato pomeriggio o durante un qualsiasi evento udinese, avendo una posizione centrale e sfociando nella famosa Piazza Libertà, da cui si sale verso il Castello.
Perché si chiama così? Per spiegarvelo dobbiamo tornare indietro nel tempo al XIII secolo. La prima cinta di mura del castello che, come si può ancora vedere, correva intorno alla spianata superiore del colle, era anche protetta da un grande fossato; quest’ultimo, allontanandosi dai piedi del colle, apriva uno spazio pianeggiante costituente la prima cortina del castello. In questo spazio si erano raccolti i primi abitatori del borgo oggi coincidente con Via Mercatovecchio, che nel 1223 ottennero, appunto, il diritto di fare mercato. Nel 1248, tuttavia, il mercato venne trasferito nella piazza di Mercatonuovo (oggi Piazza San Giacomo o Matteotti). La vecchia sede, quindi, dovete assumere la qualifica di “Mercatovecchio” (in friulano Marciatvièri).
Anticamente la celebre via del centro aveva dimensioni più lunghe, e non terminava con la curva secca che porta in Piazza Marconi, proseguendo oltre la Casa Marzuttini e il cortile retrostante fino alla porta del primo recinto di mura.
Partendo da Piazza Libertà, lasciandosi sulla sinistra Via Rialto, troviamo il cinquecentesco Palazzo Sacchia, poi Palazzo Lacchin-Del Fabbro e le laterali Via Mercerie, in cui si trovavano antiche botteghe artigiane di calzolai e orefici, e Via Del Monte, anticamente chiamata cramarîs poiché in questa contrada, posta in mezzo fra i due mercati, stazionavano venditori ambulanti detti in tedesco kramer; ora si chiama così per il palazzo del Monte di Pietà, oggi sede della Cassa di Risparmio del FVG. Di fronte c’è il Palazzo della Banca Nazionale del Lavoro e proseguendo si trova Via del Carbone, dove anticamente convenivano, appunto, i venditori del carbone. Ci si imbatte poi in Palazzo Sabbadini, fino al termine della via all’intersezione con Via Paolo Sarpi e Piazza Marconi, quest’ultima creata per dare maggior spazio alle antiche linee del Tram.
Ci sono alcune curiosità, però, che Via Mercatovecchio ci nasconde.
La prima è forse un po’ inconsueta: a Udine, fino alla fine del XVIII secolo, si svolgevano le tradizionali “Corse dei tori”. Il capoluogo friulano era quindi diventata una “Pamplona del Nord-Est”, ospitando questi insoliti eventi che attiravano molti partecipanti e che tanto piacevano agli abitanti della città. Le corse si svolgevano proprio in Borgo Mercato Vecchio, ma furono proibite nel 1787 dalle autorità cittadine perché erano ritenute troppo pericolose.
Gli udinesi però non rimasero senza spettacoli pubblici da ammirare. Via Mercatovecchio era infatti anche il teatro della corsa del Palio. Quest’ultimo consisteva in un’affiatata corsa per le vie della città aventi come protagonisti cavalieri e cavalli, rappresentanti i borghi di Udine. Partendo dall’attuale Piazzale D’Annunzio, esso percorreva Via Aquileia, Via Vittorio Veneto e Via Mercatovecchio, dove era posto l’arrivo segnato da un’asta con una bandiera posta su un apposito anello di pietra in una casa all’angolo di Vicolo Pulesi, una laterale posta al fianco di palazzo Sabbadini.
Via Mercatovecchio rimaneva comunque la sede di ulteriori vari tornei con e senza animali, rimanendo in ogni caso il luogo consueto, abituale e tradizionale dove si svolgeva l’antico mercato e la trattazione del bestiame.
Nato a San Daniele del Friuli il 25 ottobre 1993. Mi giudico determinato, testardo e preciso. Incuriosito e affascinato dal mondo del design, ho studiato comunicazione e UX e per lavoro mi occupo di marketing e content creation. Malato di pallacanestro, amante del buon cibo e del buon vino. L’oppure mi permette di valorizzare il territorio del mio Friuli, l’unico posto che rimarrà sempre casa mia, riscoprendone le tradizioni con un occhio proiettato al futuro.