Quello de «Il Cibario» è un obbligo di legge: mettere in evidenza e tenere in memoria tutti i prodotti tradizionali.
Con questa frase, Giulio Palamara, titolare di posizione amministrativa dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale ERSA, descrive perfettamente il succulento incontro di stamattina a Palazzo Klefisch.
Un appuntamento che ha posto in prima linea l’inestimabile valore dei prodotti tipici della nostra regione, rappresentati dall’agenzia ERSA anche all’EXPO di Milano 2015, all’interno del padiglione vini.
«Un prodotto è tipico quando ha un’anzianità di almeno venticinque anni» ha fatto presente Palamara, sottolineando come la regione Friuli-Venezia Giulia possieda una vastissima offerta di prodotti caratteristici, circa 150, alcuni dei quali strettamente di nicchia. Proprio per questo motivo è di estrema importanza valorizzare il turismo enogastronomico, invogliare le persone d’oltre confine a venire qui ad assaporare quei prodotti della nostra terra che non possono essere esportati proprio a causa del loro raro valore.
«Il Cibario del Friuli-Venezia Giulia», volume edito dall’ERSA sulla storia e la tradizione di tutti questi prodotti, mira proprio ad attirare le coscienze di autoctoni – e non – su questa grande ricchezza e cultura culinaria. «Il cibo è cultura, e parlarne si sposa benissimo con il festival letterario» ha magistralmente sottolineato il giornalista Antonio Liberti, presentatore dell’incontro.
Ospite d’eccellenza dell’incontro è stato lo chef e titolare del ristorante «Al Gallo» di Pordenone Andrea Spina che ha proposto uno showcooking di impeccabile qualità, elaborando una ricetta prelibatissima utilizzando prodotti tipici del territorio e l’ingrediente simbolo dell’edizione di Pordenonelegge 2015: filetto di trota affumicato con spuma calda di patata di Ovoledo, crema di ricottina fresca all’erba cipollina e croccante di mais alla liquirizia.
Un piatto che è stato possibile degustare dai presenti in abbinamento a un Malvasia istriano, vino bianco estremamente aromatico, fruttato e armonico. Una sinfonia perfetta per i sensi e le papille gustative.
Il profumo di legno di ciliegio utilizzato per l’affumicatura unito alla freschezza del pesce, dona un carattere deciso alla carne morbidissima della trota salmonata che, accompagnata al gusto fresco della ricotta e dell’erba cipollina e al sapore dolce della delicata spuma di patata, si equilibra perfettamente con la croccante consistenza del mais e l’aroma dolce di liquirizia.
Un tripudio di sapori dall’incredibile bilanciamento, una ricetta impeccabilmente elaborata per donarci un attimo di idilliaco piacere che resterà tra i nostri preferiti in questa sedicesima edizione di Pordenonelegge.
Sono nata a San Daniele nel 1992 e la passione per le lingue mi ha portato a laurearmi alla SSLMIT di Trieste. Prima di trasferirmi a Bruxelles dove attualmente vivo e lavoro, ho ottenuto un doppio Master in affari europei presso le università di Udine e Strasburgo. Sebbene le mie radici siano ben piantate nel cuore del Friuli, sento un forte slancio che mi porta alla ricerca di nuovi mondi, cosa che posso raggiungere anche attraverso la scrittura. Per questo ho scelto di scrivere per L’oppure, perché è fondamentale ricordare e valorizzare casa propria, facendola conoscere a chi ama scoprire, sognare, ricordare.