La bondiola è un insaccato diffuso in tutto il Friuli Venezia Giulia e in parte del Veneto, ma che per molti è originario del Pordenonese, dove spesso viene chiamato “Saùc”, dal nome dialettale del monte Cavallo.
Simile al classico cotechino, la bondiola si differenzia nell’impasto per l’aggiunta di pezzettini di lingua e di muscoletti interni del maiale, anch’essi macinati, che vengono insaccati nel budello gentile del maiale, conferendogli la caratteristica forma sferica.

Uno dei tanti prodotti derivati dalla macellazione del suino quindi, che a tutti gli effetti può essere inserito, alla pari di altri insaccati meno famosi, all’interno di una delle tre grandi culture del mangiare friulano, cioè proprio quella del maiale.
Nella ricetta che vi proponiamo potrete così apprezzare il gusto deciso della bondiola, attenuato però dalla crosta di pasta brisè che lo avvolge e dalla dolcezza dei piselli che l’accompagnano.

Ingredienti (per 4 persone)

Una bondiola da circa 1kg
250g di farina 00
150g di burro
3 cucchiai di acqua gelata
200g di piselli
2 carote
1/2 cipolla
30g di burro
sale q.b.

Dopo averla fatta riposare in acqua per circa un’ora, punzecchiare la bondiola con uno spillo e bollirla in abbonante acqua per tre ore. Durante la cottura, preparare la pasta brisè: mescolare in un mixer burro e farina fino ad ottenere un composto sbricioloro, aggiungendo l’acqua poco a poco fino ad ottenere una pasta liscia e compatta. Lasciarla riposare in frigo per 30 minuti avvolta nella pellicola. Una volta cotta la bondiola, stendere la brisè e inserirci la bondiola spellata, chiuderla nell’impasto e infornare in fuoco ventilato a 180° per mezz’ora. Nel frattempo far imbiondire la cipolla a fuoco basso nel burro, insieme alle rondelle di carota per circa 20 minuti fino a che la cipolla non è morbida. Aggiungere i piselli e cuocere con il coperchio altri 15 minuti aggiungendo acqua, salando e mescolando all’occorrenza.

Servire la bondiola in crosta tagliata a fette spesse, poste su un letto di piselli. Questo piatto è ben accompagnato da un calice di Refosco delle grave pordenonesi, un abbinamento che esalta la carne, il vino e il territorio.

Ricetta tratta da www.kittyskitchen.it.

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