Niente più carnevale, niente più san Valentino. In compenso sembra essere ritornata la neve, ma se avete deciso di trascorrere il fine settimana lontano dalle piste da sci ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarvi a passare il tempo.

Partiamo con un doppio evento musicale, che animerà il Padiglione 9 della Fiera di Udine nelle serate di venerdì e sabato. La prima serata segna il ritorno, dopo un mese di pausa, dell’appuntamento con Venerdì Credici, la festa più famosa di Udine organizzata dai dj friulani Fare Soldi in collaborazione con il circolo Cas’Aupa. Durante l’evento i due musicisti presenteranno il loro ultimo album “21+”. L’inizio è previsto per le 23. Dalle 21 del giorno successivo invece spazio al party rock targato Interstate Studio 270, che riprende l’attività lasciando la storica sede di Tricesimo e inaugurando la collaborazione con l’Ente Fiera udinese con un Secret Show tutto da scoprire: nessuna notizia sul programma della festa, che verrà svelato solo all’ultimo momento.

Non cambia la giornata, in compenso cambia completamente lo scenario: nel pomeriggio di sabato ci spostiamo infatti a Villa Manin, per un incontro tra pittura e letteratura che si preannuncia molto interessante. In uno dei tanti eventi collaterali dell’esposizione dedicata a Joan Miró, la scrittrice pluripremiata  Melania Mazzucco, che in diverse sue opere ha lasciato grande spazio al mondo dell’arte (basti pensare a Il museo del mondo, in cui raccoglie in cinquantadue storie altrettanti capolavori della pittura) analizzerà, guidando il pubblico in sorta di museo immaginario, il corpus dei lavori del pittore spagnolo, dalla celebri Costellazioni  alle opere più recenti, esposte ampiamente nella mostra Soli di notte. L’evento comincerà alle ore 17.

Sempre di sabato, concludiamo la nostra carrellata con una chicca per gli amanti del teatro: alle 21 Ascanio Celestini porterà al Teatro Palamostre il suo nuovo spettacolo, Laika. Un Cristo che scende per l’ennesima volta sulla Terra, non per tentare di redimere l’umanità, bensì per limitarsi ad osservarla. Privato della vista, unici suoi occhi sono quelli dell’apostolo Pietro, l’uomo del popolo, il più umano e pragmatico degli apostoli, che lo spingono a giudicare le contraddizioni e le crisi del mondo e delle religioni: il cristianesimo con due Papi viventi e opposti tra di loro, il nazionalismo israelita, le lotte che affliggono l’Islam; i piccoli grandi dettagli che rendono disumani gli stessi uomini. E che fanno riflettere e dubitare il protagonista sulla vera natura del su ruolo: e se la Trinità non fosse altro che una gigantesca bugia? Per scoprirlo non vi resta che assistere alla messa in scena.

Buon week-end a tutti!

Photo by: www.futuroquotidiano.com

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