Quando si parla di alta montagna spesso pensiamo alle imponenti vette dolomitiche, a noi molto vicine e celebri in tutto il mondo, alle vicine catene montuose austriache, alle località delle alte cime sul nostro territorio nazionale come quelle in Valle d’Aosta o in Piemonte, ma è bene non dimenticarsi dei fantastici paesaggi e delle tradizioni uniche dei luoghi che caratterizzano un territorio a noi molto caro: la Carnia (o, in friulano, Cjargne).

La Carnia ha molto da offrire ai suoi visitatori, caratterizzata per le sue montagne regolari, con cime appuntite, che nascondono fra di loro numerosi borghi ciascuno con la propria identità, come se fossero piccoli mondi indipendenti tra loro, con il loro dialetto, i loro prodotti enogastronomici, le loro usanze e tradizioni, ma tutti accomunati per il fatto di fare parte di quella che possiamo comunemente chiamare la montagna friulana. Un esempio possono essere Forni di Sopra e Forni di Sotto, che nonostante abbiano solo 10 km che li separano risultano nettamente diversi tra loro per gente, variazione linguistica e altre caratteristiche (gli abitanti di Forni di Sopra, ad esempio, sono molto influenzati dalle tradizioni venete del Cadore, essendo molto vicini a queste terre).
I borghi carnici, comunque, non sono molto distanti fra di loro, facendo parte di un territorio non molto vasto, ma le tortuose stradine fra le montagne friulane fanno sì che il viaggio per giungere da una realtà all’altra sia davvero un’avventura. Molti borghi è difficile anche posizionarli sulla cartina, ma tutti hanno una storia suggestiva e un’anima molto profonda.

I paesaggi della nostra Carnia sono sicuramente uno degli spettacoli più grandi che il nostro territorio può offrire. Questi sono spesso caratterizzati da grandi distese di erba dove possono sorgere i caratteristici fienili campestri a rastrelliera con tetto di legno, paglia o lamiera, le cosiddette “arpe di montagna“. Queste si ergono come sculture nelle grandi praterie e diventano dei veri e propri simboli per l’agricoltura di montagna. Se ne conoscono addirittura più di 30 tipi, a testimoniare la fantasia e la saggezza dei contadini e la varietà dei mondi che la Carnia nasconde. Nei vasti pascoli delle nostre montagne ogni anno possiamo ammirare le greggi di pecore, capre, mucche, cavalli che potranno pascolare liberamente fino ai primi freddi d’autunno, periodo in cui verranno ricondotti nelle stalle a valle.
I pastori della Carnia e in generale i suoi abitanti non sono abituati a vedere tanta gente “nuova”, ma si rivelano sempre gentili e ospitali, disponibili a raccontare caratteristiche storie e leggende dei luoghi. Se un viaggiatore si immerge in questi paesaggi, visitando i particolari borghi e degustando specialità enogastronomiche tipiche, come possono essere i deliziosi formaggi profumati d’erba e fiori, gli sembrerà di ritrovarsi su un altro pianeta.

In Carnia è possibile anche svolgere parecchi itinerari di trekking, per chi volesse immergersi totalmente nei luoghi più caratterizzanti le nostre vette friulane e raggiungere panorami decisamente suggestivi. Alcuni esempi potete trovarli qui.

Le nostre montagne friulane offrono sicuramente esperienze uniche nel loro genere, tutte non molto distanti dalla realtà cittadina. La nostra terra ci offre infatti la possibilità di scoprire mondi diversi che nonostante sembrino distanti tra loro per abitudini, tradizioni, storia e caratteristiche geografiche, sono in realtà a pochi passi gli uni dagli altri. Vale la pena, quindi, addentrarsi in questi mondi, valori veri delle nostre terre.

Andate a curiosare ciò che la nostra Carnia può offrire qui.

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