L’amena location del Naonis Lounge non ha retto alla pioggia, stamattina, costringendo i poeti emergenti della Pordenone Poesia Community a recitare i loro versi all’interno del museo di storia naturale Silvia Zenari. Certamente è mancata la suggestione delle sponde del Noncello, ma si può guardare al rovescio della medaglia: la riscoperta di uno spazio troppo poco valorizzato, e un ambiente coperto e caldo, in cui l’espressione poetica ha potuto trovare risalto nell’intimità e nel rumore della pioggia che batte.
Cinque pordenonesi, prima che poeti, come amano sottolineare, si sono così esibiti di fronte ad un pubblico piuttosto eterogeneo. Giovani, anziani, famiglie, passanti, tutti concittadini che hanno voluto ritagliarsi uno spazio per dedicarsi all’ascolto della poesia pordenonese. Maria Luisa Calabretto, ad esempio, che durante i suoi viaggi e l’attività di analista di laboratorio trova spazio per dedicarsi alla poesia, esercizio in cui riversa tutte le sue riflessioni quotidiane. Laura de Micheli, invece, è a capo di un’azienda agricola del territorio. I ritmi lunghi e martellanti della sua attività si contrappongono a quelli concisi ed essenziali della sua poesia. Ferrucio Giaccherini, invece, dà voce attraverso la poesia alla sua divisione interna fra l’origine toscana e l’appartenenza al friuli. Ilaria Pacelli traduce nella poesia il sentimento d’amore che nutre verso la letteratura, sviluppato negli anni grazie ai suoi studi classici, e alla dedizione per l’insegnamento; la memoria di Caserta, sua patria natale, è musa ispiratrice. Infine Lino Roncali, anch’egli professore, ritrae i dettagli delle sue uscite domenicali in versi descrittivi e naturalistici, dove la quotidianità si fa spazio leggera nella realtà urbana.
L’incontro con questi poeti ha permesso al pubblico di comprendere quanto la quotidianità che lo circonda abbia una considerevole potenzialità poetica. Solo gli occhi attenti di un osservatore possono scovare tale pregio, mentre chiunque abbia una certa sensibilità verso l’eleganza delle parole può cimentarsi nella ricerca del senso delle cose attraverso i propri versi.
Sono nato a Pordenone nel 1994. Attualmente studio Web Marketing e comunicazione digitale presso lo IUSVE di Mestre. Nel fine settimana lavoro in un ristorante tipicamente friulano, esperienza grazie alla quale mi sono avvicinato al mondo dell’enogastronomia locale e ai suoi valori. L’oppure e in particolare la rubrica per cui scrivo, Gusti della terra, rappresentano per me la possibilità di esprimermi: da sempre, infatti, amo scrivere e raccontare delle mie passioni e della mia terra.