Una delle cose più apprezzate di Pordenonelegge è la possibilità di poter incontrare gli autori nei bar o semplicemente passeggiando lungo i corsi.
Lo scrittore improvvisamente non è più qualche riga di descrizione sull’alette del libro. Confrontandosi con il pubblico, non con un microfono, ma faccia a faccia, l’autore dipana i fili che rilegano alle sue parole e ne fanno una persona vera.
Quella che sembrava un’occasione unica in tutto l’anno, grazie al festival “Dedica” questa si ripropone.
Infatti a camminare tra le via del centro storico Pordenonese sarà Luis Sepúlveda, autore di famosi romanzi come “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, oppure “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, suo romanzo d’esordio.
Per chiunque abbia mai letto una delle sue opere saprà della delicata poesia che segue e avvolge tutte le sue storie, forse generata dalle tante passioni di Sepúlveda che raccontano l’autore senza di bisogno di altre descrizioni: uno sceneggiatore, regista, giornalista, scritture e, per ultimo, ma per questo non meno importante, viaggiatore.
Ma Luis Sepúlveda non è solo questo. Oltre ai viaggi, nell’arco della sua vita è stato anche un attivista politico, la cui attività si è conclusa con la reclusione, da parte delle forze dell’ordine di Pinochet.
Viaggiò tra il Cile, il suo paese d’origine, la Russia, la Bolivia per fare poi ritorno in Cile, dove venne arrestato.
Grazie ad Amnesty International venne scarcerato, ma non abbandonò mai i suoi ideali politici. Continuò così la sua vita tra viaggi e peripezie varie in tutti gli angoli del globo, ma in particolare nel suo amato Sud America, per stabilirsi poi in Spagna, dove vive stabilmente dal 1996.
Insomma, un artista a tutto tondo, che non si è mai limitato a fare dell’arte per il semplice gusto del bello o per la necessità di vendere, ma con l’intento di fondere la sua esperienza della realtà, anche politica, con la letteratura e il cinema.
Quella che ci offre Dedica è un’occasione unica, che si svolgerà dal 7 al 14 marzo in occasione del 21a edizione del festival.
Quindi non resta che uscire di casa e sperare di incontrare, nelle vie che percorriamo tutti i giorni, una delle figure di maggior rilievo nel panorama letterario mondiale.
Giacomo Netto, nato il 10 agosto 1996. Frequenta il primo anno di Scienze Internazionali e Diplomatiche a Gorizia. Ha una grande passione per la lettura, la musica, la montagna, la vela e in particolare la fotografia. La sua maggiore caratteristica è l’inquietudine: cerca di trovare sempre un perché alle cose, meravigliandosi tanto davanti a uno spettacolo forte della natura, quanto al dettaglio apparentemente insignificante.