Ogni anno che passa, sembra che l’aria culturale Pordenonese cambi, si muova e generi uno strumento dinamico in grado di colmare ogni vuoto.

Se camminare per le vie della città non dovesse dare questa impressione, forse ascoltare le parole delle persone che ci vivono potrebbe far ricredere anche gli animi più dubbiosi.

A tal proposito, abbiamo deciso di intervistare il responsabile di un progetto video nato proprio qui, nella nostra città.

Stiamo parlando de “L’Intruso”, progetto orchestrato da Francesco Roder, che conta già diversi premi e collaborazioni per alcuni cortometraggi, uno dei quali è anche stato premiato al FMK Short Film Festival.

Il progetto incuriosirà certamente gli amanti dell’horror, un genere che ha attratto il regista fin da quando era piccolo, e che ora ha deciso di girare il suo.

ho iniziato a pensare alla gravidanza, a come venga sempre immaginata come un momento di gioia, mentre in realtà, è possibile che sia anche vissuta con timore. E da qui è nata l’idea di “Motherhood”, che poi si sarebbe trasformato in “L’intruso”.

Rimane, però, da domandarsi come arrivino i finanziamenti a un progetto simile, dato che si sa che fare un film non è un progetto economico.

Il team di giovani ragazzi ha trovato un nuovo modo di finanziare il loro pregetto: si tratta del crowdfunding, cioè una raccolta di fondi attraverso internet, oltre l’organizzazione di eventi sempre per la raccolta di soldi.

Secondo Francesco “Il finanziamento collettivo, a mio avviso, non significa semplicemente usare i soldi degli altri. E’ rendere gli utenti dei partecipanti attivi al progetto.

Insomma, dei giovani che sono riusciti ad arrangiarsi, trovano delle nuove vie di comunicazione e di raccolta fondi, e che sperano di riuscire a portare il loro cortometraggio a dei festival specializzati nei corti di genere.

Così facendo il corto potrebbe fungere da rampa di lancio, per riuscire a portare il giovane regista anche in altri luoghi.

A me piacerebbe poter lavorare un po’ ovunque. Diciamo che, per il momento, il mio obiettivo è andare dove c’è lavoro. Dopo “L’intruso” devo andare in Messico due mesi a lavorare a un film e poi torno in estate in Italia per interpretare il mio primo ruolo da protagonista in un lungometraggio.

Ampliando il discorso, riguardo al cinema italiano in generale, Francesco è molto ottimista: “Buoni film ci sono, in realtà, anche alcuni autori interessanti. Purtroppo, molte volte, i prodotti migliori passano inosservati per colpa dei distributori, che sottovalutano sia i prodotti che il pubblico. “.

Dopo questa intervista senbra che attorno a noi ci siano veramente giovani fiduciosi che hanno voglia di cambiare. Forse il vento, questa volta, sta girano verso al direzione giusta.

Per aiutarli nel loro progetto basta seguire questo link: https://www.indiegogo.com/projects/l-intruso-a-horror-tale.

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