Dalla Scozia con furore arriva anche il Premio Gadda Giovani a Pordenonelegge. Sabato 20, cinque finalisti delle passate edizioni del premio si sono ritrovati insieme all’animatrice del premio, la Professoressa Federica Pedriali, e all’attore Fabrizio Gifuni, Presidente onorario per celebrare questo premio e contemporaneamente presentarlo al grande pubblico di Pordenonelegge, scolaresche comprese. Cinque protagonisti, cinque testimonianze riguardo a questo premio letterario unico nel suo genere, che promette appunto di rendere protagonisti tutti i partecipanti.
Uno si potrebbe chiedere in che cosa consista questo premio, ma specialmente cosa centri Gadda con la Scozia. Domande complesse, ma non troppo. Per rispondere alla prima: è un concorso riservato a scrittori ultraesordienti e ogni edizione ha un bando differente . L’ultima edizione prevedeva un’inchiesta giornalistica, quella prima la scrittura di un racconto giallo.
La risposta alla seconda seppur non intuitiva, non è nemmeno essa complessa. Sarà segno dei tempi, segno di quel tratto tipico del modernum Italicum mos, cioè quello di non valorizzare la cultura nazionale, ma uno dei più grandi centri di studi gaddiani è a Edimburgo, Scozia. Scozia, ripeterlo per me è importante, in Scozia si trova forse IL centro di studi gaddiani, animato dalla Professoressa Federica Pedriali, che cura quel che chiamano The Edinburgh Journal of Gadda Studies. Non son ben informato, ma la facoltà di italianistica lassù deve essere una signora facoltà. Sì, la domanda cui giro attorno è quella che avete in mente anche tutti voi ormai: ma perché non in Italia? Non lo so, ma lo posso immaginare, e sicuramente lo potete fare anche voi.
Il luogo della finale nazionale 2013 fu l’Abbazia di Montecassino, quello della prossima sarà il castello di Udine, Cividale e Caporetto. State attenti ai bandi, cari lettori aspiranti scrittori, perché la prossima edizione sarà prima che voi ve lo possiate aspettare.
Nato negli USA, da sempre vivo in Friuli. Laureato in Lettere Classiche, sono laureato in Filologia Classica presso il Collegio Superiore dell’Università di Bologna e in Studi Interdisciplinari Europei al Collegio d’Europa, campus di Natolin. Fieramente europeo, le mie giornate son in perpetua oscillazione tra Omero e il Manifesto di Ventotene. Opero giorno per giorno per costruire una nazione, un continente, una comunità che riconoscano il valore della cultura e che in essa si riconoscano.
