La volontà di incontrare gli scrittori dei nostri libri preferiti è, in qualsiasi caso, una condizione assai deprecabile dello spirito umano. Questi appartengono ad un’etnia occulta: si vestono e agghindano in modo immoralmente comune, non possiedono il dono dell’onniscienza – o almeno non lo esibiscono – e, talvolta, sono addirittura amichevoli. Assolutamente inaccettabile. A conoscerli, chiunque potrebbe sospettare che, in effetti, possano essere non molto più che ordinari individui.
Dedicato a chiunque si stia impegnando nello sciuparsi l’esistenza armato della velleità di oltrepassare quel mitologico vallo tra l’Uomo Comune e lo Scrittore, resteranno aperte fino al 21 gennaio le iscrizioni alla sesta edizione del figlio naturale di PordenoneLegge – ma dedicato ad un pubblico molto più ristretto – ovvero PordenoneScrive: “Giallo, Rosa e Nero: come scrivere un romanzo di genere”.
Il corso offre una necessaria guida a quei codici fondamentali all’impalcatura di qualsiasi romanzo, ma che si mostrano evidenti scorrendo la tavolozza della letteratura: anche un’arte tanto nobile quanto la scrittura necessita delle sue regole e dei suoi divieti. La durata totale prevista supera le 40 ore, dipartite tra otto incontri, quattro seminari e due esperienze.
Gli incontri saranno diretti in staffetta da due insegnanti che, in casi come questo, vanno definiti d’eccezione: Alberto Garlini, che dopo la pubblicazione nel 2012 del suo ultimo La legge dell’odio è alle prese con la stesura di un nuovo romanzo, e Gian Mario Villalta, già premio Viareggio e reduce dalla recente e tuttora fumante pubblicazione di Satyricon 2.0. Durante i seminari, quasi nella forma di lectio magistralis, interverranno: Tullio Avoledo, con Videogiochi, Apocalisse e Universo; Laura Pagliara disquisirà di Harmony e letteratura popolare rosa; Andrea Maggi tratterà Il giallo storico; infine Irene Cao, con Per tutto l’Amore. Le esperienze garantiranno al contempo un coinvolgimento pieno – e più informale – dei partecipanti nei luoghi del pordenonese, in compagnia di Gianni Zanolin, che condurrà il Viaggio dentro la Pordenone gialla, e Fulvio Ervas, che – immaginiamo – non faticherà nel persuadere chiunque che Finchè c’è prosecco c’è Speranza.