Dopo il primo volo della macchina motorizzata dei fratelli statunitensi Wilbur e Orville Wright nel 1903, l’ingegneria aeronautica subisce immediatamente un forte impulso e le ricerche e il perfezionamento dei prototipi vengono finanziati dalla Borghesia. Negli Stati Uniti e in Europa, dunque, si cominciano a creare degli spazi dove testare gli aerei, dei veri e propri campi di aviazione.
Anche Pordenone ha il suo campo di aviazione e l’idea della sua realizzazione deve essere attribuita a tre personalità di spicco della città: l’avvocato Riccardo Etro, il conte Umberto Cattaneo e l’ingegnere Luigi Querini. In occasione di una manifestazione di aviazione tenutasi a Verona nel maggio del 1910 i tre incontrano il lombardo Corrado Antonio Cavicchioni e l’ingegnere romagnolo Rambaldo Jacchia, che erano alla ricerca di un’ area dove costruire un campo di aviazione e una scuola di volo.
I pordenonesi accennano a Cavicchioni e a Jacchia che fuori dalla loro città ci sarebbe uno spazio adatto al loro progetto: La Comina. I due si incuriosiscono e pochi giorni dopo la fiera sfrecciano fuori Pordenone per vedere personalmente la zona. La vasta prateria e le montagne che la delimitano a nord convincono i due che quindi richiedono la concessione del campo (allora di proprietà della famiglia Vaselli) e la costruzione di due hangar.
Detto e fatto: viene costituito il Comitato Pordenonese per l’Aviazione presieduto da Etro e formato, tra gli altri, anche da Cattaneo e Querini, e viene annunciata la formazione di una scuola di pilotaggio. Nessun contributo economico per la realizzazione del progetto viene dato dal Governo o dal Comune, se non a titolo personale, mentre i cittadini raccolgono ben 80.000 lire, paragonabili a circa 327.800 euro di oggi. Non male, se pensiamo che nel 1910 nel comune di Pordenone abitavano circa 18000 persone.
In poco tempo, dunque, Querini progetta e realizza capannoni, officine, uffici tutto ciò che, insomma, è necessario ad una scuola di volo. Ottenuta l’adesione alla Società Italiana di Aviazione, rappresentativa dell’Italia nella Federazione Aeronautica Internazionale, la Scuola di Pordenone può rilasciare brevetti validi anche al di fuori del nostro Paese. Aperta ufficialmente il 12 giugno 1910, è la prima scuola di aviazione civile in Italia e vedrà la presenza di allievi provenienti da tutta la Penisola (Verona, Piacenza, Salerno, tanto per citare alcune città).
L’aerocampo viene finalmente inaugurato il 7 agosto 1910 con una cerimonia spettacolare e affollatissima.
Nel corso del Novecento il campo di aviazione ha rappresentato un luogo di formazione e lavoro importantissimo per Pordenone e ancora oggi sia l’aerocampo che la Scuola sono attivi.
Fonte:Relazione sui primi mesi della Scuola d’Aviazione della Comina, Pordenone (maggio- novembre 1910)/ Mario Cobianchi/ Alessandro Cagno
Nella foto: francobollo commemorativo delle Poste Italiane per il centenario della fondazione del campo di aviazione della Comina
Nata a Pordenone nel 1993, mi sono laureata in Storia a Ca’ Foscari (Venezia), dove sto proseguendo gli studi in Storia Contemporanea. Tra i fasti della Serenissima ho scoperto la passione per le zone industriali e ora mi sto specializzando in storia del lavoro e dell’impresa. Guido cantando – solo quando sono sola, perché mi vergogno – e non esco mai senza un romanzo e un registratore con batterie di riserva: convinta che le storie si nascondano ovunque, non voglio essere impreparata quando ne scovo una.