“Voli” sul territorio ci porta alla scoperta di un altro luogo affascinante che caratterizza la nostra provincia: il Castello Savorgnan di Artegna.
Localizzato nel contesto del colle di San Martino che si erge al centro dell’abitato del piccolo paese friulano, il castello rappresenta un importante fonte di beni archeologici, storici e culturali che costituiscono nell’insieme un significativo richiamo turistico come: la cisterna romana, le fondamenta delle antiche mura di fortificazione e del mastio, l’antica chiesa di San Martino oltre che lo splendido sentiero naturalistico che circonda l’intera collina.
Il complesso fortilizio è noto anche con il nome di Castelletto; ciò è dovuto alle origini dello stesso che sono strettamente legate alla storia di un altro castello che si trovava sulla sommità del colle. Quest’ultimo subì nel tempo una lunga serie di modifiche finché venne completamente demolito agli inizi del XV secolo. Precedentemente però, i Signori d’Artegna avevano iniziato la costruzione di un nuovo edificio ampliando e trasformando le strutture poste all’ingresso (torre di guardia e muro di cinta). Così nel XIII secolo sorse quello che venne denominato Castrum Inferius (date le dimensioni inferiori rispetto al castello posto sul colle) e che divenne la sede abitativa dei Signori d’Artegna. Nel 1384, dopo la morte dell’ultimo discendete maschile del ramo principale della famiglia, il castelletto passò alla famiglia dei Savorgnan. Nel 2013 è stato portato a termine il travagliato processo di recupero e ristrutturazione iniziato a seguito della distruzione avvenuta con il terremoto del 1976. Tutt’oggi il complesso rimane di proprietà di uno dei componenti della famiglia, ma è stato concesso in comodato al Comune di Artegna ed è quindi disponibile per uso pubblico a fini socio-culturali e turistici.
Dagli scavi che negli anni sono stati compiuti è stato possibile verificare come le prime frequentazioni del colle di San Martino risalgono all’epoca della presenza romana in Friuli. Le tracce più evidenti della frequentazione del colle si riferiscono però all’epoca tardoantica altomedievale. Sul lato occidentale della collina infatti sono state individuati i resti delle imponenti mura di cinta che la circondavano, al cui interno si trovava anche una grande cisterna per la raccolta dell’acqua di cui tutt’oggi rimane traccia. Sul punto più alto del colle inoltre sorge la chiesa di San Martino, le cui origini non sono del tutto note anche se alcune fonti documentali fanno ritenere che essa esistesse entro le cerchia del castello fin dai primi secoli del Medioevo.
Come detto, oggi il Castelletto offre diverse opportunità per i visitatori tra cui visite guidate, percorsi didattici riservati alle scuole, oltre che la possibilità di utilizzare le sale del castello per rinfreschi, incontri di rappresentanza o matrimoni. Degna di nota è inoltre l’iniziativa Una notte al Castello che consente ai più piccoli di vivere l’atmosfera notturna della struttura e passare la notte nella Torre Longobarda. È consentito l’accesso, oltre che al primo e al secondo piano dell’edificio, anche alle torri (Torre Sud e Torre Longobarda) e alla terrazza panoramica da cui si può godere dello splendido panorama della piana di Osoppo/Buja.
Un altro luogo speciale che la nostra incredibile Regione ci offre. Riportato all’antico splendore grazie alla recente ristrutturazione, il castello di Artegna trasuda storia da ogni angolo e merita sicuramente di essere visitato almeno una volta sfruttando le innumerevoli opportunità messe a disposizione dal Comune.
Sono nato a San Daniele del Friuli il 21 gennaio 1993 e studio ingegneria gestionale a Udine. Da sempre appassionato di sport e musica, ho scelto di collaborare con L’oppure per dare sfogo alla mia vena creativa minacciata da algoritmi e formule matematiche con cui mi devo fronteggiare quotidianamente. Mi piace viaggiare e scoprire posti nuovi, per questo scrivo per la rubrica “Voli sul territorio”.