“Le mie parole vengono dalla strada, dalle osterie, dalla gente. A me la tradizione serve poco. L’unico modello è Pasolini, ma è negativo, un idolo polemico; però senza di lui non esisterei come poeta”.                                                                                                                                  La citazione non è di un’aspirante poeta, ma di un’importante poeta friulano purtroppo sconosciuto ai più: Amedeo Giacomini, Nato a Varmo nel 1939 e morto a S. Daniele del Friuli nel 2006, considerato il secondo più grande letterato e scrittore friulano dopo Pier Paolo Pasolini. A lui e alla sua poetica è dedicato l’evento teatrale-concerto che si terra al Teatro G. Verdi di Pordenone il prossimo 21 Marzo, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.

La particolare performance è ideata dall’attore Stefano Rizzardi e musicata da Renato Miani e Sebastiano Zorza, e con il contributo di Luigina Tusini, autrice dell’accompaganamento visivo attraverso video-scrittura che verrà proiettata ed eseguita in sincronia con la recitazione e la musica. L’evento è parte del progetto Verso, serie di eventi caratterizzati da sperimentazioni fra teatro, musica, lettura poetica e tecnologie multimediali, antipasto ricco di Pordenonelegge Poesia.

Non solo: è infatti stato annunciato dalla fondazione PordenoneLegge.it la riedizione di “Presumùt Unvviàr”( in Italiano “Presunto Inverno”) , opera di riferimento di Giacomini e tra i migliori esempi in assoluto della poesia dialettale italiana, proposta in inedita e rinnovata veste trilingue ( Italiano, Friulano e Inglese). La presentazione avverrà proprio sabato, contestualmente all’evento a lui dedicato.  Per mantenere giustamente vivo il ricordo e l’opera di uno dei maggiori esponenti del mondo culturale locale.

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