Ore 11 di mattina, saletta del convento di S. Francesco.
Davanti ad un pubblico di studenti della scuola primaria, Luciana Breggia presenta la sua opera “Il giudice alla rovescia“.
Giudice presso il Tribunale di Firenze, Breggia sa che il luogo in cui va coltivata la legalità è innanzitutto la scuola.
Per questo motivo l’autrice si pone nei confronti dell’uditorio come il protagonista del suo libro, un giudice chiamato a riportare l’armonia tra i cittadini di un paese immaginario che risolve i loro litigi suggerendo nuovi punti di vista con cui guardare ai problemi.
Nel libro come nella realtà, formalismi e sacralismi che normalmente abbiniamo a questa figura vengono accantonati.
Un giudice alla rovescia, dunque, che per un giorno interagisce e viene ”interrogato” dai più piccoli e dalla moderatrice, Giovanna Mullig, giudice anch’ella.
La dottoressa Breggia ha il dono di far trasparire i principi fondamentali della giustizia e del processo senza risultare pedante e noiosa, e soprattutto in modo facilmente comprensibile a tutti.
Il risultato è un’opera piacevole e didascalica che sdrammatizza, in fiaba, la gravità insita in ogni controversia giudiziaria, attingendo anche a casi di esperienza diretta nei Tribunali.
Insomma: il libro, orientato com’è alla mediazione dei conflitti ed alla risoluzione amichevole dei problemi, più che destinato ai bambini potrebbe dirsi un libro “per cittadini”, una lettura consigliata anche a tutti noi.
Pordenone, classe uno-nove-nove-due.
Studia Giurisprudenza a Trieste ed è affascinato dal diritto delle nuove tecnologie.
Fa parte della European Law Students’ Association, insegue il cambiamento e sogna un futuro di scambi e contatti con l’estero.
Appassionato di storia, malato incurabile di politica, coltiva la cultura e il seme del dubbio: non sempre il raccolto è abbondante.
Costantemente inquieto e sempre in movimento è un rimestare di interessi, passioni, aspirazioni: se avete qualche nuova avventura da proporgli, state certi che non si tirerà indietro.