Al via lo scorso 13 giugno la nuova manifestazione tutta friulana “Le giornate della luce- Omaggio agli autori della fotografia del cinema italiano”. Il festival, che già alla sua 1^ edizione ha tutte le carte in regola per entrare a pieno titolo fra le ricche proposte culturali della nostra regione, si svolge dal 13 al 21 giugno nell’affascinante cornice della città del mosaico, e di profonda tradizione fotografica: Spilimbergo. Il periodo scelto, le giornate attorno al solstizio d’estate, celebra proprio il tema della luce, filo conduttore della manifestazione.
A tenere le fila della direzione artistica del festival sono Gloria De Antoni e Donato Guerra che, sotto la presidenza onoraria di Dante Spinotti, hanno posto come base l’obiettivo di rendere omaggio al personaggio dell’Autore della Fotografia cinematografica contemporanea, i cosiddetti “Maestri della Luce”, in una prospettiva nazionale ed internazionale. Sono quindi in programma una serie di avvenimenti dedicati al tema, come proiezioni, incontri con fotografi di scena (più registi e attori), seminari, percorsi espositivi a tema cinematografico e fotografico, eventi collaterali tra cui “Le Notti della Luce – The Light Nights”, visite culturali ed enogastronomiche e animazioni dedicate ai più piccoli.
Ma le proposte della neonata manifestazione non si fermano qua: il festival si concluderà con la consegna del primo “Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award”, premio per la fotografia che verrà assegnato ad un film italiano dell’ultima stagione, scelto da una giuria tecnica e da una giuria composta da studenti delle scuole di cinema. Non mancheranno nemmeno gli ospiti internazionali, attesi fra esperti del settore, fotografi, attori e attrici del cinema italiano.
Una manifestazione ricca di proposte per tutti i gusti: a chi vuole farsi sorprendere, non posso che augurare una buona visita alla meravigliosa, e in questo periodo particolarmente luminosa, Spilimbergo.
Sono nata il 7 settembre 1997 in provincia di Pordenone e frequento il primo anno di Infermieristica presso l’Università di Trieste. Fastidiosamente pignola e con la testa perennemente fra le nuvole, amo avere sempre un sacco di cose da fare. L’oppure rappresenta per me la possibilità di coltivare attivamente la passione per il giornalismo, condividendo la bellezza dei territori che amo.