Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori che ogni anno colora di giallo le vie del centro storico, si apre anche questa volta con premesse più che positive: non solo numeri incoraggianti (saranno 297 gli appuntamenti e 448 i protagonisti internazionali), ma anche – e soprattutto – un festival che ogni anno cresce in qualità e varietà delle proposte. Ormai un modello in ambito nazionale, la manifestazione inizia a far sentire la propria voce anche a livello internazionale, richiamando giornalisti, curiosi e appassionati da ogni parte d’Europa: in arrivo inviati da Edimburgo, Cracovia, Bruxelles, Berlino e Parigi.

 

Come il nome stesso suggerisce, il festival è nato e cresciuto nel pordenonese: non solo una festa del libro, dell’editoria e delle idee, ma anche una “festa della città”, che pone il territorio al centro della propria riflessione e fa del nostro piccolo centro storico una “libreria vivente”, in continua interazione con il pubblico. L’ investimento culturale del festival, che per ogni euro speso ne restituisce ben sette al territorio (come evidenzia lo studio condotto dall’Università Bocconi), è un importante incentivo alla crescita economica e (soprattutto) personale dei cittadini: se i guadagni in termini economici sono facilmente calcolabili, il ricavo in termini umani è un traguardo ancora più importante, che Pordenonelegge può dichiarare di aver raggiunto.

 

Se già nelle precedenti edizioni, infatti, il festival aveva presentato al pubblico programmi di altissimo livello, le cinque giornate di quest’anno offriranno appuntamenti che vedranno protagonisti personaggi di primo piano; di fronte allo scontro “Crisi vs futuro”, Pordenonelegge vuole invitarci a fare domande, a interrogarci, a capire e soprattutto ad essere consapevoli: un festival che sarà anche un “corso d’aggiornamento sull’attualità”. Protagonisti assoluti la filosofa ungherese Agnes Heller e i francesi Edgar Morin (che dialogherà con il pubblico sul “Pericolo delle idee”) e Jean-Luc Nancy; tra i nomi italiani troviamo invece Massimo Recalcati, Federico Rampini e Umberto Curi. Presente anche Corrado Augias, già ospite lo scorso anno.

 

Una festa del libro non deluderà, ovviamente, nemmeno i lettori più avidi e gli appassionati di narrativa contemporanea: saranno ben 32, infatti, le anteprime letterarie nazionali e internazionali. Gli ospiti saranno moltissimi, ma nomi come Daniel Pennac (che inaugurerà ufficialmente il festival), David Leavitt, Emmanuel Carrère, John Boyne e Azar Nafisi sono forse già noti. Tra i protagonisti italiani troviamo Paola Mastrocola, Alessandro d’Avenia, Marco Missiroli, Giovanni Trapattoni (che presenterà in anteprima la sua biografia), Dario Vergassola e Stefano Benni, che si racconterà al pubblico del teatro Verdi attraverso la lettura di “Cari mostri”, la sua ultima raccolta di racconti.

 

Non mancheranno neanche gli appuntamenti con la musica e la poesia: Ramin Bahrami, pianista ormai apprezzatissimo sulla scena internazionale, racconterà “Nonno Bach”; l’inglese Simon Armitage e l’italiano Walter Siti saranno invece i protagonisti degli eventi dedicati alla poesia.

 

Sempre più solida anche la collaborazione con i media: laeffe, il canale televisivo Feltrinelli, registrerà e trasmetterà uno speciale sull’evento; agguerrito anche il social media team, che quest’anno può contare membri provenienti da ogni parte d’Italia. Cresce anche l’utilizzo dell’app ufficiale del festival, con oltre 5000 download.

 

Crescono, infine, i numeri degli affiliati e dei ragazzi che decidono di dare il loro personale contributo alla manifestazione: gli Amici di Pordenonelegge sono già 1400, provenienti da tutta Italia, e sono ben 57 i nuovi Angeli che quest’anno lavoreranno per la buona riuscita del festival. In un’ottica di integrazione e conoscenza reciproca, quest’anno saranno presenti dieci ragazzi provenienti da Francia, Germania, Spagna e Ungheria e due Angeli originari del Mali.

 

Con queste premesse, non ci resta che aspettare, in attesa di scoprire quali sorprese ci riserverà la sedicesima edizione del festival. Ancora sei giorni e il familiare giallo acceso colorerà nuovamente le vie cittadine, che guarderemo (forse) da una prospettiva un po’ diversa dal solito.

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