Sarà allestita presso la Biblioteca Civica di Pordenone la mostra dedicata a Mario Micossi e alle sue opere realizzate per il “New Yorker”. Alle 18.00 di sabato 15 novembre ci sarà l’inaugurazione, presentata da Giancarlo Pauletto.

Per la prima volta in Italia vengono esposte queste opere dell’artista friulano scomparso nel 2005. Micossi era nato a Udine e si era formato artisticamente all’Accademia di Roma. Aveva collaborato per quarant’anni con il settimanale “The New Yorker“, che lo ha reso celebre grazie alle copertine di cui era l’autore.

Era un “friulano di mondo”: trascorreva moltissimo tempo negli Stati Uniti e viaggiava moltissimo, senza però dimenticare la sua terra. Il Friuli non lo abbandonava mai, era il suo costante punto di riferimento umano e artistico. Il paesaggio friulano lo aveva ispirato nella sua opera, così come la storia della sua terra: si ricordano le sue opere ispirate ai Longobardi, ambientate a New York e in Friuli.

Lo si può definire un grande interprete del paesaggio. Tra i suoi maestri vengono annoverati Giorgione, Tiziano e Monet; da loro aveva saputo imparare la rappresentazione di uno spazio aperto. Le sue opere infatti, oltre ovviamente all’intero Friuli, hanno come sfondo la campagna romana e toscana, le montagne italiane e non, il paesaggio newyorkese e molti altri.
Seppe inoltre raccontare agli americani il dramma del terremoto del ’76, che distrusse il suo paese, Artegna, e la sua bellissima casa-atelier. Con un’intervista al settimanale per cui lavorava riuscì a conquistare la solidarietà di alcuni famosi artisti statunitensi (De Koonig, Lichtenstein…) che donarono importanti pezzi d’arte alla Galleria di Udine.

La mostra pordenonese continuerà fino al 31 dicembre, e sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 19 e il lunedì dalle 14 alle 19.

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