Giovedì sera. Udine, Piazza Libertà. Il cielo è sereno, la luce è perfetta per illuminare il centro storico. I colori pastello, lo stile dei palazzi, i sampietrini; tutto l’insieme, aere compreso, sono da cartolina. Silenzio! Si gira!

Due figuranti in costume (fanti del ’15-’18) passeggiano di fronte alla Loggia, ma non li percepisco come estranei. Le comparse in abiti d’epoca ben si fondono col paesaggio attorno. Dame, gentiluomini, borghesi.

Poi passiamo noi. Noi che scortiamo un cupido semi nudo, in culotte, parrucca bionda di lana, aureola e arco in legno. La scena è surreale: i passanti un po’ guardano le riprese e un po’ guardano noi, in silenziosissima, anacronistica, processione. Per qualche istante siamo noi quelli fuori posto. Per pochi attimi Udine fa da sfondo a tre mondi: sotto il tetto della loggia e sui gradini ci sono i curiosi del terzo millennio, nel mezzo noi, con il nostro cristo laureato, uscito da un pianeta a parte, e infine cavalli, fieno, fanti e borghesi del secolo scorso, che occupano in larga parte la piazza.

Stanno girando la fiction RAI “Il Confine”, che dovrebbe andare in onda a ottobre. In realtà il tutto è già iniziato da un po’: a maggio e giugno sono state fatte le riprese a Trieste e a Gorizia, poi Venzone e solo ora arrivano a Udine, per poi andare anche a Palmanova. Questi saranno gli scorci che avremmo l’onore di vedere dal nostro divano.

Settanta le comparse scelte tra i nostri conterranei, tre i nomi che circolano sul web per dare il volto ai protagonisti: Filippo Scicchitano, già protagonista di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”, film tratto dall’omonimo libro di D’Avenia; Alan Cappelli Goetz, controfigura di Pattinson nel sequel di Twiligt, e protagonista in numerosi film tra i quali “Come non detto” e “ Il principe abusivo” e fiction (citiamo solo “Tutti pazzi per amore” e “Come un delfino”, al fianco di Raoul Bova) e infine la bella Caterina Shulha, che ha recitato in “Immaturi – il viaggio”.

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A un secolo dalla Prima Guerra Mondiale la RAI vuole ricordare i protagonisti, ma soprattutto le vittime, con una miniserie in due puntate. La storia ruoterà intorno alla storia di tre ragazzi: due italiani e uno di origine austriaca. Le loro vite, tranquille e rivolte a un futuro luminoso, vengono stravolte quando ha inizio la guerra, che li mette di fronte al dramma.

Il puzzle va componendosi dunque: lo sfondo storico e geografico sarà il Friuli Venezia Giulia del 1915, la trama, il filo rosso, sarà la Grande Guerra del ’15-’18, e i protagonisti saranno tre ragazzi che vedranno il loro futuro stroncato dalla folle decisione di pochi, quella di condurre al massacro milioni di giovani impreparati e soprattutto, ignari del motivo per cui andavano a combattere, a rischiare, e spesso, perdere la vita.

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