Ogni periodo dell’anno porta a spasso le proprie ansie. Tanto più che credo siano le ansie a restituire l’identità alle stagioni del nostro calendario: o l’inverno, in Australia, non si chiama estate solo per omogeneità con il consorzio delle nazioni? Penso piuttosto che l’inverno, in Australia, si chiami così per la natura universale delle preoccupazioni che lo distinguono; è tempo del Natale che, con passo lesto, corre verso di noi per ricordarci che affetto e qualità dei regali sono due incognite tra loro direttamente proporzionali. La primavera ci assale con lo sconcerto di una domanda di febbraio: Hai già pensato cosa fare a Pasqua?. L’estate, con l’inquietudine di non conoscere gli ospiti di pordenonelegge: e allora le strade si fanno deserte per qualche giorno, dai marciapiedi si può quasi sentire il rumore delle librerie che vengono ribaltate nella disperata ricerca di un romanzo mai letto, la portata di visualizzazioni delle pagine Wikipedia degli autori minaccia di sovraccaricare i server.

– Ma hai visto chi c’è quest’anno, c’è l’Irvine Welsh.
– Eh, lo so bene, bene. E’ del ’58. Suo padre vendeva tappeti, e sua madre faceva la cameriera. Lui da giovane era un pànc, come il figlio della Tona.
Omadòne! Chissà sô mari!
– Disperata.
Come la Tona.


Oltre al già menzionato Irvine Welsh, autore di Trainspotting ed ex punk, sarà presente Javier Cercas, recentemente premiato da pordenonelegge e Premio Luchetta, autore di Soldati di Salamina; Colm Toibin, che presenterà il suo Nora Webster; Peter Hoeg, autore de Il senso di Smilla per la neve, I quasi adatti; Geraldine Brooks, vincitrice del premio Pulitzer 2006 per la narrativa con il suo L’idealista; Marc Levy, che ha immaginato la storia d’amore tra due scrittori. Con una lectio magistralis dal titolo More alienation, please! A plea for politely ignoring others, interverrà lo sloveno Slavoj Žižek. Gerard Russell ci racconterà le religioni del medio oriente meno conosciute, e forse anche per questo più minacciate. Catheleen Schine, intervistata da Gloria De Antoni, parlerà delle famiglie e dell’invecchiamento attraverso Le cose che cambiano. Chi è, intimamente, un uomo irrequieto? Cercharà di rispondere alla domanda Cristoph Ransmayr.

Il novero dei nomi della letteratura italiana comprende Dacia Maraini; Susanna Tamaro, che presenterà in anteprima La tigre e l’acrobata; l’ultimo vincitore del premio Strega Edoardo Albinati; Valerio Massimo Manfredi; Eraldo Affinati, racconterà la storia di Don Milani; Pierluigi Battista; Irene Cao; Tullio Avoledo. Saranno presentati i finalisti del premio Sgorlon, la cui importanza nel panorama poetico friulano sarà ricordata da Mauro Corona e Antonio Franchini.
Corrado Augias ci racconterà dei segreti di Istanbul, Concita De Gregorio di quelli dei cuori delle ragazze italiane. Giampiero Mughini inscenerà un’apologia dei libri di carta. Affezionato alfiere della graphic novel, Davide Toffolo presenterà Il grande Magnus, che uscirà proprio durante il festival. Emanuele Ferragina, lecturer di Oxford, discorrerà con Alessandro Gilioli della maggioranza invisibile. Massimo Recalcati sarà al centro di due eventi: uno dedicato a Jacques Lacan e l’altro all’importanza dei libri scolastici. Come evitare che la nostra vita si esaurisca con la batteria dei nostri smartphone: sarà Paolo Crepet a dircelo, mentre Vittorino Andreoli presenterà in anteprima la sua biografia. La storia del figlio di Togliatti, Aldo, sarà raccontata da Massimo Cirri.

In rappresentanza degli eventi di poesia, da sempre molto seguiti, verrà riposta nella Libreria della Poesia una piccola provocazione: nelle librerie non si trovano più i libri di poesia, allora facciamo una libreria che offra soltanto libri di poesia”. La libreria vedrà la presentazione del nuovo lavoro del Gruppo Majakovskij, accompagnato  dagli strumenti di Luigi Maieron. L’ucraino Sergij Žadan comporrà un diario poetico del suo Paese, mentre Claudia Tarolo, Anna Maria Carpi, Gianluca D’Andrea e Paolo Lanaro presenteranno la nuova collana di Marcos y Marcos.

L’elenco completo degli ospiti è disponibile sul sito del festival, pordenonelegge.it

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