Voli sul territorio ha deciso di portarvi alla scoperta del Castello di Susans, che sorge nel colle omonimo a Majano.

Partiamo, d’obbligo, dalla sua storia, certo non una delle più felici del Friuli ma sicuramente molto ricca.

In origine un castrum romano, cioè un accampamento militare, nel Medioevo fu trasformato in una fortezza strategica. I primi atti sul suo conto risalgono al 1031 dove viene citato come villa di Suzan.

Nel 1304 il maniero viene ingrandito e rafforzato dai suoi nuovi proprietari Federico e Asquino di Varmo per alzare il castello in più ampia e bella forma. La fatica è inutile: appena 11 anni dopo viene coinvolto e distrutto, dal conte Enrico di Gorizia, in una delle numerose guerre che il Patriarcato di Aquileia sostiene contro le truppe imperiali.

Susans non conosce la pace nel XIV secolo: ecco che nel 1350 una nuova guerra feudale rade al suolo il castello.

Passato un secolo e mezzo di relativa calma giunge l’infausto 1511, indimenticabile per l’intero Friuli. Una rivolta contadina, iniziata da Antonio Savorgnan per ottenere il potere della città di Udine, finisce per insanguinare l’intera regione. Il castello di Susans non è esente dalla barbarie e viene dato alle fiamme con conseguenti ingenti danni, a cui si sommano quelli provocati dal terremoto dello stesso anno. Appena due anni dopo è di nuovo stretto d’assedio dalle truppe di Massimiliano d’Asburgo.

Nel 1636 il maniero perde la sua importanza strategica quando viene trasformato dal conte Fabrizio di Colloredo Mels in un’elegante dimora. Il conte, essendo stato maggiordomo maggiore della corte di Ferdinando I a Firenze, dona alla sua residenza uno stile architettonico proprio della tradizione medicea rinascimentale, rendendolo così totalmente atipico per il Friuli.

Abitato dalla famiglia Colloredo fino alla Prima guerra mondiale, oggi il castello è sede di eventi, mostre, conferenze, nonché suggestiva cornice per ricevimenti di matrimonio.

Dopo l’infinita carrellata di assedi e distruzioni subite è ben chiara l’importanza strategica di Susans: se da un lato domina la valle del Tagliamento e le montagne della Carnia, dall’altro controlla la pianura friulana. È lo specchio di quello che è il nostro Friuli, territorio strategico fondamentale e per questo calpestato e distrutto in ogni secolo. Passate le guerre, superate le divisioni, nonostante oggi sia una località mondana, Susans rimane un memento del passato della nostra terra.

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