Si parla sempre di eccellenza italiana quando si parla di cibo, territorio, vini, ma si dimentica a torto che fra queste eccellenze c’è la musica ed in particolare la lirica.

Questo genere nasce e si sviluppa in Italia, designando l’italiano come lingua prediletta. La famosa triade mozartiana (Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte) è interamente scritta in italiano, Haendel ha spesso e volentieri scritto in italiano e molti altri autori anche stranieri hanno scelto l’italiano come lingua per i libretti delle loro opere.

Verdi e Puccini sono solo le punte di diamante del movimento operistico italiano che annovera molti altri geni, tra cui Bellini e Rossini. Quando si sentono queste musiche non si può non pensare all’Italia, paese di sole e bellezza. Questi autori rappresentano l’italianità nel mondo, un sentimento universale, forse innato nell’uomo, come felicità, tristezza e dolore.

Succede così che un’orchestra italiana (e fra le migliori) nei prossimi giorni inaugurerà il nuovissimo Teatro dell’Opera di Dubai, negli Emirati Arabi.

180 persone tra orchestra, coro e staff vario si sono mosse per suonare in un piccolo ma ricco paese.

Il 31 Agosto ci sarà l’inaugurazione con un concerto di gala con Placido Domingo (celeberrimo assieme a Carreras e Pavarotti per i concerti tenuti sotto il nome de “i tre tenori”).

Seguiranno quattro serate d’opera: verranno rappresentati “il pescatore di perle” di Bizet e “il barbiere di Siviglia” di Rossini. Il 5 settembre si chiuderà il ciclo con una serata denominata “Opera without words” (opera senza parole) che raccoglierà le più belle pagine sinfoniche tratte dalle opere italiane.

Interpreti per gran parte italiani daranno voce a questi personaggi immortali e direttori d’orchestra italiani li guideranno con saggezza per tener unita palco e buca dell’orchestra.

È un gran vanto che l’orchestra del teatro di Trieste, meravigliosa città, renda lustro all’Italia in una terra straniera.

Appena terminato questo impegno l’orchestra ritornerà in Italia per iniziare al Teatro Verdi la stagione sinfonica e quindi la stagione lirica che comprende, oltre ai due titoli realizzati a Dubai, Rigoletto (G. Verdi), Tristan und Isolde (R. Wagner), Il flauto magico (W. A. Mozart) e Tosca (G. Puccini).

L’ultima stagione del Verdi è stata molto positiva e le premesse per la successiva sono ottime. Invitiamo tutti ad andare almeno una volta all’opera perché è uno spettacolo che coinvolge gli occhi, la mente, il cuore, il corpo intero. Un’esperienza unica da provare.

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