Anche questa ottava edizione di Grado Giallo si conclude con un bilancio positivo: molti spettatori, molti eventi e soprattutto una gran dose di passione per questo genere letterario sempre più seguito e amato.
Il tema di quest’anno, Potere e poteri, è stato affrontato in modo impeccabile grazie anche alle testimonianze di procuratori, magistrati e agenti che hanno avuto l’opportunità di aver a che fare direttamente con questo affascinante mondo.
Il curatore del festival Elvio Guagnini ha anticipato che il tema del prossimo anno sarà Spie, preannunciando quello che sarà un festival ancora una volta molto interessante, atteso e curato.
Una grande opportunità non solo per gli amanti del genere, ma anche per Grado stessa. Come ci sottolinea la dirigente dell’area speciale per lo sviluppo turistico del comune di Grado, Flavia Moimas, questo festival permette di vivere la città in modo diverso, con un gran fermento di artisti, personalità e turisti. Il contorno dell’Isola del Sole contribuisce a creare quella bellissima atmosfera di inizio autunno e ad attrarre i visitatori verso una terra bella, apprezzata e valorizzata anche grazie agli svariati appuntamenti offerti, come per esempio le cene con delitto. Un’iniziativa che serve dunque a promuovere il territorio attraverso la scelta di un genere, quello del giallo, del noir, del thriller, sempre più apprezzato.
«La scelta di organizzare Grado Giallo all’inizio del mese di ottobre aiuta il turismo a prolungarsi anche fino a inizio autunno», dichiara la dottoressa Moimas. È infatti un modo per attirare visitatori a Grado e dagli operatori turistici si riscontra un’ottima risposta.
Proporre qualcosa di qualità, allungare gli arrivi e promuovere e valorizzare il territorio sono i principali obiettivi di questa meravigliosa iniziativa che anche il prossimo anno, ne siamo certi, ci regalerà momenti di puro brivido e mistero.
Sono nata a San Daniele nel 1992 e la passione per le lingue mi ha portato a laurearmi alla SSLMIT di Trieste. Prima di trasferirmi a Bruxelles dove attualmente vivo e lavoro, ho ottenuto un doppio Master in affari europei presso le università di Udine e Strasburgo. Sebbene le mie radici siano ben piantate nel cuore del Friuli, sento un forte slancio che mi porta alla ricerca di nuovi mondi, cosa che posso raggiungere anche attraverso la scrittura. Per questo ho scelto di scrivere per L’oppure, perché è fondamentale ricordare e valorizzare casa propria, facendola conoscere a chi ama scoprire, sognare, ricordare.