Polcenigo è uno dei centri storici più belli di tutta la provincia di Pordenone ma la sua bellezza è riconosciuta anche altrove: è stato infatti inserito da un anno fra i “Borghi più belli d’Italia“, una guida dell’Anci che promuove i piccoli paesi italiani.

Come molti comuni del Friuli occidentale, nel Medioevo era sede di un castello che costituiva la parte più importante dell’abitato. Risale infatti al IX secolo la donazione del feudo di Polcenigo, da parte dell’imperatore Ottone I, al Vescovo di Belluno che a sua volta investì un certo Fantuccio, capostipite di quello che diventerà il casato dei “Polcenigo”.
I feudatari e quindi il castello di Polcenigo passarono poi sotto la giurisdizione del Patriarcato di Aquileia, divenendo parte della Patria del Friuli.

Dopo essere stato per anni conteso per la sua posizione strategia, il castello originario andò distrutto nel XVI secolo a causa di un grave incendio.
Il conte Ottavio Polcenigo decise dunque di affidarne la ricostruzione all’architetto veneziano Matteo Lucchesi. Questi progettò, in luogo del castello, una villa veneta dallo stile neoclassico con influssi tardo barocchi.
La villa rimase fino al 1840 di proprietà dei discendenti dei conti di Polcenigo per poi passare a vari proprietari, tra cui il Cavaliere Riccardo Chiaradia, un latifondista canevese, e il celebre sculture Ado Furlan.

Attualmente il castello non si presenta in buono stato di conservazione. La poca cura di proprietari, la Grande Guerra e il terremoto del ’76 ci hanno consegnato un palazzo in stato di abbandono. Per fortuna rimangono visibili le mura ma molte parti interne sono andate perdute.
Nonostante gli sforzi della Regione e del Comune di Polcenigo, ancora non è stato possibile riqualificare il castello per rendere visitabile al pubblico questo importante sito di storia locale.

(Foto: Wikipedia)