Caterina Percoto, nata nel 1812 a San Lorenzo di Soleschiano sul Natisone e morta ad Udine nel 1887, è stata una scrittrice di racconti e poesie sia in italiano che in friulano. Per il suo impegno in ambito pedagogico, nel 1871 il ministro Cesare Correnti la nomina ispettrice degli educandati veneti (cioè collegi per l’educazione delle fanciulle).

Ecco qui 10 cose che, forse, non sapete ancora di lei:

  1. La famiglia di Caterina era di nobili origini: suo padre, Antonio Percoto, era conte.
  2. Ai tempi del suo soggiorno presso il convento di Santa Chiara di Udine, dove rimase dai 9 ai 17 anni in seguito alla prematura morte del padre, pare che Caterina che si fosse invaghita di un ragazzino di origini ebraiche. Naturalmente venne scoraggiata sia dalla madre che dalle suore a proseguire la relazione e infatti i rapporti tra i due si ruppero definitivamente.
  3. L’amico Pacifico Valussi la chiamò amichevolmente “contessa contadina“: dopo un periodo trascorso ad Udine, infatti, Caterina tornò nel suo paese d’origine, San Lorenzo di Soleschiano, dove cominciò ad occuparsi della gestione del podere di famiglia. Scrisse nel 1857 a Carlo Tenca: “Via allora la penna e invece mi metto ad allevare una quantità di bestiame per cui ora la mia casa è diventata una vera arca di Noè”.
  4. All’inizio della sua carriera, Caterina ebbe bisogno di una spintarella: il parroco di San Lorenzo, don Pietro Comelli, inviò segretamente alcuni suoi scritti alla “Favilla” di Trieste, un giornale culturale triestino. Il suo primo articolo, pubblicato nel 1839, fu la traduzione di una poesia di Klopstok, un poeta tedesco, a cui farà seguito un saggio su Ariosto. Pubblicò regolarmente su questa rivista opere dal tema rustico a partire dal 1844.
  5. Caterina pubblicò il suo primo volume di narrativa  nel 1845 e lo intitolò “Lis Cidulis. Scene carniche“. Questo libro venne consigliato da Pacifico Valussi quasi per promuovere il Friuli: in effetti, il paesaggio friulano, e in particolare la campagna, sono al centro non solo di questo testo, ma anche di buona parte della produzione letteraria della Percoto.
  6. Alcuni amici di Caterina furono: Pacifico Valussi e Francesco Dall’Ongaro, rispettivamente collaboratore e direttore della rivista “Favilla”; Carlo Tenca, politico, giornalista e letterato; Ippolito Nievo e Niccolò Tommaseo, che non hanno certo bisogno di presentazioni e la contessa e patriota Clara Maffei, moglie del poeta Andrea Maffei.
  7. Collaborò con la rivista “La ricamatrice”, edita dal milanese Alessandro Lampugnani, in cui scriveva opere pedagogiche rivolte alle donne: Caterina infatti era molto sensibile al tema della condizione femminile.
  8. Nel 1867 incontrò Giuseppe Garibaldi a Udine
  9. Nel 1871 venne inserita nella schiera delle “donne egregie” individuate dal ministro Cesare Correnti per i loro meriti letterari.
  10. Morì il 15 agosto 1887 e venne sepolta nel cimitero di Udine accanto al poeta Pietro Zorutti.

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