Siamo nell’Inghilterra polverosa delle carrozze e dei gentlemen in doppiopetto, mentre imperversa la guerra contro l’uomo a cavallo di due secoli, Napoleone Bonaparte. Farebbe comodo un po’ di magia a portata di mano, peccato sia da tempo ormai diventata solo una passiva materia di studio.

Certo, c’è stata l’età d’oro del Raven King che governava da Newcastle, ben trecento anni di regno, ma di lui non v’è più traccia da qualche secolo a questa parte, salvo leggende popolari e testimonianze dubbie. Non c’è più speranza che qualcuno riesca a mettere in pratica gli insegnamenti che apprende dagli antichi testi magici, a far― Un momento. Dove sono la maggior parte dei libri di magia, e non sulla magia?
Ebbene, sono tutti a casa del misterioso Mr Norrell, a Hurtfew Abbey, in una splendida biblioteca intagliata dove per decenni vi sono entrate solo due persone, il proprietario e il suo enigmatico servo. È scoccata l’ora in cui qualcuno riuscirà a stanare quest’uomo e a trascinarlo nella mondana Londra, per ridar vita e lustro alla Magia Inglese. Molti gli metteranno i bastoni tra le ruote, qualcuno gli rivolgerà false lusinghe e qualcun altro tenterà di ammazzarlo… Quanto si merita lo scontroso e superbo Norrell questo trattamento sta nel giudizio del lettore, che a leggere questo romanzo di quasi 800 pagine di Susanna Clarke si troverà spesso in dubbio su che partito prendere. Ci sono ministri esigenti, spiriti malvagi e beffardi, re impazziti, servitori arguti e una Profezia che attende il suo decorso, il tutto dosato e presentato in un impeccabile aplomb inglese cristallino e senza fronzoli (questo non vuol dire che si è in salvo da colpi di scena, tutt’altro).

Il libro, costellato di note a piè di pagina che integrano il testo con backstories e commenti, è diviso in tre parti. Imperniate su altrettanti personaggi, qualcuno di questi è presente fin dai primi capitoli, qualcun altro si insinua più tardi nella trama per poi prenderne le redini, uno invece dimora da sempre nell’immaginazione della gente che abita quest’Inghilterra alternativa di inizio Ottocento.
L’autrice ha impiegato molte energie per nutrire la parti storiche che tratta ― gli stanziamenti degli eserciti nella penisola iberica, la battaglia di Waterloo del 1815 ― amalgamandole bene all’interno di una trama lineare eppure sorprendente.

Il titolo del romanzo presenta i due protagonisti, quasi antitetici tra loro, da cui ci si aspetta di tutto e si viene ripagati. Più di vent’anni di differenza e un modo radicalmente opposto di vedere la magia: Strange e Norrell non sono mai per davvero amici né mai veramente nemici. Essendo unici nel loro tempo, si trovano ad aver bisogno l’uno dell’altro, non importa quanto velenosi siano i dardi lanciati.
L’amore che nutre la Clarke per il nostro Paese ―e la nostra lingua, “a good swearing language”―, avendo vissuto in Italia e insegnato per un paio d’anni inglese a Torino, si nota nei vari riferimenti alla musica italiana e nei capitoli che ambienta a Venezia. La Serenissima diventerà teatro di strani avvenimenti e cupe maledizioni, apparentemente senza impressionare la gente di Padova che lo ritiene il luogo naturale per tali scompigli.

Insomma, ladies and gentlemen, la Magia è ritornata in Inghilterra e chiederà il suo riscatto. State all’erta, potreste restarne ammaliati e finire in una trappola dove si balla un’eterna danza e si accompagnano interminabili processioni in corridoi spogli e male illuminati.

“I thought you meant to be a magician not an explorer!”
“It is the same thing. An explorer cannot stay at home reading maps other men have made. A magician cannot increase the stock of magic by reading other men’s books. It is quite obvious to me that sooner or later Norrell and I must look beyond our books!”
“Indeed? That is obvious to you, is it? Well, Jonathan, I very much doubt that it is obvious to Mr Norrell.”

Il libro è stato pubblicato nel 2004. Se non ne trovate una copia dal librario all’angolo, basta un semplicissimo incantesimo di localizzazione: prendete il mortaio, riempitelo d’acqua, dividete la superficie in quattro quadranti e ispezionate i quattro regni alla ricerca del libro più vicino a voi, che sia sulla Terra, in Paradiso, all’Inferno o Altrove…

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