Delle serie da segnalare in questa stagione autunno-inverno Deutschland 83 sicuramente rientra nel novero. Una coproduzione tedesco-statunitense, trasmessa su Sky Atlantic, in otto puntate immerge lo spettatore nel complesso mondo dello spionaggio tra Germania est e ovest.

L’anno è il 1983, quello dei Pershing II, di Sweet Dreams e dell’abbattimento del volo Korean Airlines 007 dai sovietici. Nella storia è anche l’anno in cui Stanislav Petrov scongiurò lo scoppio del conflitto nucleare, ma questo sembra esulare dalla trama della serie, per motivi che chi la vedrà ben capirà.

Protagonista è Martin Rauch, un ventiquattrenne cittadino della DDR, che viene reclutato dalla Stasi e si vede catapultato nel mondo dello spionaggio internazionale, proprio in corrispondenza di uno dei momenti di maggiore tensione nella storia della guerra fredda, la decisione di Reagan, annunciata con un discorso del 23 marzo, di creare uno scudo spaziale a protezione dell’Europa occidentale.

Una trama emozionante, che per non rischiare di rovinare non rivelerò ulteriormente, che mischia vicende personali, questioni di ideologia, amor di patria e disincanto. Una serie che, nonostante il tema, non cade mai nella retorica filoamericana e filocapitalista, ma che mostra con schiettezza la realtà solidamente liquida e inquinatamente ideologica della Germania pre-riunitaria e del suo complicato rapporto con le due potenze egemoni, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.

Personaggi a tutto tondo, colpi di scena e un pizzico di spregiudicatezza garantiscono un elevato tasso di godimento per questa serie che appassiona e introduce nella geopolitica strategica dell’ultimo decennio della guerra fredda.

Lascia un commento