I nostri tempi bui hanno sempre più bisogno di nuovi eroi, eroi comuni che ci sappiano indicare una via per sopravvivere: Edward Snowden è uno di questi, colui che ha svelato al Mondo intero il cosi detto “scandalo Datagate”.
Snowden rivelò che l’agenzia NSA (l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana) spiava attraverso internet i cittadini di tutti i Paesi, con la scusa di combattere il terrorismo. Nel 2013 tutto ciò fu fonte di uno scandalo internazionale, soprattutto perché ci siamo resi conto che la nostra sicurezza personale era a repentaglio…e lo è ancora! La documentarista Laura Poitras ha seguito, nel vero senso della parola, Snowden e ha realizzato il documentario, vincitore alla scorsa edizione degli Oscar, Citizenfour (soprannome di Snowden nella sua clandestinità). Il film è agghiacciante nella sua reale documentazione, e riesce a tenere lo spettatore con il fiato sospeso come un perfetto thriller. La cosa che fa paura è che non è stato manipolato nulla, ciò che vediamo è la vita di tutti i giorni di un uomo che ha cercato di denunciare un sopruso, e per questo è costretto a vivere in clandestinità. La Poitras non giudica, ci sbatte in faccia la vicenda attraverso dichiarazioni ufficiali e le opinioni dei media. Ne esce un grandissimo lavoro che dovrebbe essere mostrato in tutte le scuole e che tutti dovrebbero vedere, per parlarne e conoscere. Qui non ci sono complotti o illazioni, tutto è tangibile e sicuro, chi dice il contrario ha qualcosa da nascondere. Uno scoop cinematografico che ha delle conseguenze: adesso nessuno può più sentirsi al sicuro. Non è una minaccia esagerata, è la Storia di oggi e il futuro, quello sì incerto, di domani. La messa in scena segue delle regole ben congegnate che ci fanno immedesimare nel protagonista, senza patetismi o artifici. Il cinema si dimostra ancora un’arma che non ha paura della censura e che può far più “danni” rispetto a qualunque potere. Danni genuinamente utili se servono al popolo troppo spesso preso in giro. Un film per lottare.
Andrea Moschioni nasce a Pordenone il 04 dicembre 1982. Malato di cinema fin da quando è in fasce, dopo aver conseguito la Laurea in DAMS e aver frequentato un Master allo Ied di Venezia, si diletta nella realizzazione di cortometraggi sia come attore che come autore. Attualmente lavora nel teatro ed è membro della Compagnia degli Imprevisti di Pordenone. Redattore della rivista Mediacritica.it, non riesce ancora a liberarsi dal morbo del Cinema.