Voli sul territorio vi porta a Manzano, che insieme a Corno di Rosazzo e San Giovanni al Natisone formava il cosiddetto Triangolo della sedia. Negli anni, ai tre originari, si sono poi aggiunti altri otto comuni dando vita all’odierna realtà produttiva del Distretto della sedia.

Se vi è capitato almeno una volta di passare per Manzano, non vi sarà certo sfuggita la sua sedia gigante: riproducente il modello “marocca” è alta quasi venti metri per dieci di larghezza. Questa enorme sedia – fino a qualche anno fa la più grande del mondo, secondo il Guinness World Records – fu installata negli anni Novanta per farne un monumento alla tradizione artigianale friulana. Per realizzarla sono occorse ben trecento ore di lavoro – più centoventi di montaggio – oltre che quaranta metri cubi di legno.

Ma perché Manzano – senza scordare San Giovanni e Corno – ha legato la sua storia a quella della cjadrea?

Nel Settecento molti artigiani carnici si videro costretti ad emigrare tra Mariano e Cormons dando vita a un nucleo artigianale specializzato in sedie impagliate. Dal 1866, quando l’Impero Austro Ungarico cedette al Regno d’Italia il Friuli – Venezia Giulia, tranne la Contea di Gorizia e di Gradisca, gli artigiani marianesi furono in svantaggio.

La concorrenza dei produttori di sedie viennesi, i dazi sulle esportazioni convinsero gli artigiani ad emigrare nuovamente. Manzano offriva e assicurava le materie prime necessarie: il legno proveniva dai monti vicini mentre la paglia, per le imbottiture, era raccolta sulle rive dei fiumi. Inoltre la pressione fiscale non era assolutamente paragonabile a quella del vicino Impero asburgico. Si venne così a costituire il primo nucleo del futuro Triangolo della sedia. 

In seguito, a parte i rallentamenti subiti a cavallo delle due guerre mondiali, il Distretto della sedia è riuscito a crescere sempre più, specialmente negli anni del “boom economico” e della ricostruzione post-terremoto. Oggi occupa una superficie di ben 220 chilometri quadrati.

La sedia di Manzano rimane quindi a dimostrazione e orgoglio del pregevole artigianato friulano, e non a caso è proprio nel Friuli che è nato uno dei maggiori designer mondiali, Arieto “HarryBertoia, che con la sua immaginazione ed eleganza ha lasciato una grande impronta nel design delle sedie.

Lascia un commento