Il countdown per Avengers: Age Of Ultron continua. Se la settimana scorsa abbiamo affrontato le tematiche legate all’industria dei cinecomic, oggi sembra pertanto doveroso spendere due parole sul regista del kolossal fumettistico, nonché del suo prequel campione d’incassi nel 2012. Joss Whedon è senza ombra di dubbio una delle personalità artistiche più influenti del nostro tempo. Probabilmente molti non avranno mai sentito parlare di lui: effettivamente, prima della sua consacrazione con The Avengers, Whedon era quasi un mero fenomeno di nicchia. Non bisogna però pensare che sia “sbucato dal nulla”; affidargli le redini di un film così imponente è stato sicuramente una sfida, ma il fatto che egli non avesse diretto grossi film prima d’allora non deve trarre in inganno.

Joss Whedon studia in Inghilterra, per poi laurearsi all’università Wesleyan, Connecticut. E’ un grande direttore d’orchestra nel mondo della regia, ma soprattutto della sceneggiatura. In pochi sanno che è proprio a lui che dobbiamo la nascita del celeberrimo Buffy the Vampire Slayer, mandato in onda dal 1997 al 2003, vero fenomeno cult di quegli anni. Un’altra serie televisiva ideata dal prolifico newyorkese è Firefly, indimenticabile storia fantascientifica-western che purtroppo non andò mai oltre la prima stagione. La cancellazione della serie è ancora, tredici anni dopo, contestata dai numerosi e fedelissimi fan di tutto il mondo. Ne è stato tratto un film, diretto da Whedon stesso, intitolato Serenity (2005). Tra le altre serie, è ideatore di Dollhouse e del ben più recente Agent’s of S.H.I.E.L.D. Ma la sua attività di sceneggiatore è molto più vasta: basti pensare che ha contribuito a film come Toy Story, Atlantis e realizzato lo script di Alien Resurrection.

Ma Joss Whedon non lavora solo per cinema e televisione. E’ infatti anche abile sceneggiatore di fumetti.  Non è un caso quindi che si abbia pensato a lui, nel momento in cui bisognava scegliere un regista per The Avengers. Possiamo definire Whedon una sorta di Guru dei nerd, capace però di far conciliare l’universo dei geek, per definizione chiuso e isolato, con il resto del mondo che mastica poco mezzi come fumetti e serie tv, grazie alla sua grande abilità di scrittura e dialoghi sempre accattivanti.

Consigli della casa: per chi volesse farsi un’infarinatura del “Whedonverse”, oltre alle opere precedentemente citate, si veda la deliziosa trasposizione cinematografica di una grande commedia di Shakespeare, ovvero Much Ado About Nothing (2012), e una delle migliori perle mai concepite per il web: il brillante Dr. Horrible’s Sing-Along Blog con Neil Patrick Harris.

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