Venerdì 10 Aprile, alle ore 20:45, il teatro Giuseppe Verdi di Pordenone ospiterà lo show “Nessi”, ideato ed interpretato da Alessandro Bergonzoni, attore comico famoso e di grande esperienza. Lo spettacolo, il quattordicesimo della carriera di Bergonzoni, scritto e diretto insieme a Riccardo Rodolfi, è incentrato appunto sui nessi, cioè “quella necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altri orizzonti, di fare nuove esperienze ed esplorare mondi nuovi, per espandere il proprio Io universale”
“Nessi non è uno spettacolo, ma un’invocazione” aggiunge Bergonzoni, protagonista di un monologo che toccherà varie tematiche: come per esempio il ruolo dell’artista, ” che non smette di essere tale solo perchè è finito lo spettacolo, o perchè ha finito di scrivere un libro, come d’altronde neanche un medico finisce di esser medico finita l’operazione.” Lo spettacolo è caratterizzato da monologhi, e da una predominanza della scena dell’attore, che sembra quasi muoversi in un mondo proprio, con un testo che appare come una candida confessione esistenziale.
” Nessi” continua l’attore “è un tema di rinascita e rinnovamento, perchè guardandolo ci si rende conto che il confine traspettatore e interprete è svanito, come è svanito il confine tra canzoni che ci fanno piangere e altre che ci fanno innorridire. E’ un lavoro in cui si rischia la pazzia? Ma in fondo stiamo già raschiando il fondo del barile. Occorre un cambio di frequenza, bisogna promuovere la nascita di un nuovo linguaggio e di una nuova dimensione, bisogna tornare a godere della vera bellezza” Per concludere con un richiamo a temi d’attualità: ” Dobbiamo renderci conto che l’uomo è in se un’opera d’arte; e poi pensare a quelle “opere d’arte”, quindi, che marciscono nelle carceri, ed a tutte quelle “opere” che in generale non sono tutelate dallo Stato.”
Mi chiamo Giulio Pellis, nato a Pordenone il 3 giugno 1994, mi sono diplomato al liceo classico e oggi studio economia all’ università di Udine. Sono attivo nell‘ambito dell‘attivismo politico a livello regionale, mi piacerebbe molto diventare giornalista e con la scusa del lavoro girare il mondo in lungo e in largo.