Introdotto da Alberto Marchiori nella cornice del Palazzo della Camera di Commercio, l’eurodeputato e vicepresidente del parlamento europeo Gianni Pittella ha presentato il suo libro “Scusate il ritardo”.
Se il titolo fa riferimento alla situazione di arretratezza economica e infrastrutturale che affligge il Sud Italia, il libro muove da una considerazione precisa: lo sviluppo delle zone più arretrate del mezzogiorno può e deve essere un importante fattore di crescita non solo per la Penisola, ma per l’Europa intera.
Se la critica delle iniziative di sviluppo seguite negli ultimi decenni – e delle idee di politica economica ad esse sottese – è facilmente prevedibile, la pars construens contenuta nel volume fornisce elementi propositivi concreti.
Dopo una vita di politica ad alto livello, dalla sua Basilicata ai vertici delle istituzioni europee, Pittella ha accumulato un patrimonio di esperienza amministrativa che viene riassunta in undici progetti di sviluppo per il Sud.
Tra le proposte, l’accento cade in particolare sulla necessità di creare un unico centro di gestione di tutti i finanziamenti ed investimenti nel meridione – europei, italiani, stranieri – sì da coordinare iniziative strategiche che non siano atomizzate e frammentate a fini di clientelismo politico.
Particolarmente interessante anche l’idea di creare delle zone economiche defiscalizzate e a burocrazia semplificata per favorire la crescita dell’industria, manifatturiera in particolare, secondo la convinzione che un Paese come il nostro non possa vivere di solo turismo.
Durante l’incontro c’è naturalmente spazio per dibattere sui temi più attuali della politica europea e nazionale: il Brexit, l’aumentare dei consensi delle forze antisistema, la sfiducia nelle istituzioni Europee, il fallimento delle politiche liberistiche e, ça va sans dire, l’imminente referendum costituzionale.
Problemi complessi che richiedono soluzioni complesse ma soprattutto, secondo Pittella, «un grande cuore europeo».
Pordenone, classe uno-nove-nove-due.
Studia Giurisprudenza a Trieste ed è affascinato dal diritto delle nuove tecnologie.
Fa parte della European Law Students’ Association, insegue il cambiamento e sogna un futuro di scambi e contatti con l’estero.
Appassionato di storia, malato incurabile di politica, coltiva la cultura e il seme del dubbio: non sempre il raccolto è abbondante.
Costantemente inquieto e sempre in movimento è un rimestare di interessi, passioni, aspirazioni: se avete qualche nuova avventura da proporgli, state certi che non si tirerà indietro.