Il 19 giugno 2014, la Spagna ha vissuto un evento storico: Filippo di Borbone e Grecia è diventato Filippo VI, nuovo re di Spagna, succedendo al padre Juan Carlos I, che aveva abdicato il giorno prima. Un passaggio di testimone carico di emozione per il popolo spagnolo.

Ma c’è un dettaglio poco noto, e molto curioso: Filippo VI è anche Signore di Pordenone e Conte di Gorizia. Sì, proprio due città del Friuli Venezia Giulia. Ma com’è possibile?

Il nome Filippo non è nuovo tra i re di Spagna. Anzi, è carico di significato:

  • Filippo I d’Asburgo fu principe consorte e, brevemente, re;

  • Filippo II portò la Spagna al massimo splendore ma dichiarò anche tre bancarotte;

  • Filippo IV regnò durante la Guerra dei Trent’anni;

  • Filippo V fu il primo Borbone sul trono spagnolo.

Il nuovo sovrano porta quindi un nome che richiama una lunga tradizione dinastica. E con esso ha ereditato anche un’incredibile lista di titoli.

Filippo VI è ufficialmente “solo” Re di Spagna. Ma secondo la tradizione monarchica, porta anche decine di titoli storici, oggi per lo più simbolici, ma ricchi di significato.

Ecco la lista completa:

Maestà Cattolica, Re di Castiglia, León, Aragona, delle Due Sicilie, di Gerusalemme, Navarra, Granada, Toledo, Valencia, Galizia, Maiorca, Minorca, Siviglia, Cordova, Corsica, Sardegna, Murcia, Jaén, Algeciras, Algarve, Isole Canarie, Ungheria, Dalmazia, Croazia, delle Indie Orientali e Occidentali, delle Isole e della Terraferma del Mare Oceano; Principe di Svevia; Margravio del Sacro Romano Impero; Arciduca d’Austria; Duca di Borgogna, Brabante, Milano, Atene, Neopatria, Limburgo, Lussemburgo, Lotaringia, Gheldria, Stiria, Carniola, Carinzia, Württemberg; Langravio d’Alsazia; Marchese di Oristano; Conte Palatino di Borgogna, Conte di Asburgo, delle Fiandre, del Tirolo, di Rossiglione, Barcellona, Artois, Palatinato, Hainaut, Namur, Gorizia, Gocèano, Ferrete, Kyburgo; Signore di Biscaglia, Molina, Frisia, Salins, Marca Slovena, Pordenone, Tripoli; Capitano Generale delle forze armate; Protocanonico della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Ma cosa c’entrano Pordenone e Gorizia con la Spagna? Per capirlo bisogna tornare indietro di oltre 500 anni. Filippo I d’Asburgo, padre di Carlo V e nonno di Filippo II, era figlio dell’imperatore Massimiliano I. La famiglia Asburgo, potente casata del Sacro Romano Impero, possedeva un’enorme quantità di territori sparsi in tutta Europa.

Tra questi c’erano anche Gorizia e Pordenone.

  • Gorizia divenne parte dei domini asburgici all’inizio del 1500, quando si estinse la dinastia locale. Gli Asburgo ne divennero Conti.

  • Pordenone, invece, era già sotto l’influenza asburgica. Ma nel 1508 fu conquistata da Bartolomeo d’Alviano, al servizio di Venezia. Gli Asburgo persero il controllo diretto, ma mantennero comunque il titolo di Signori.

Il figlio di Filippo I, Carlo V, fu una figura unica nella storia europea. Divenne re di Spagna nel 1516 e poi, nel 1519, fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero. Per un breve ma intenso periodo, Spagna e Impero furono unificati.

Alla morte di Carlo, nel 1558, le due corone si divisero. La Spagna andò al figlio Filippo II, mentre l’Impero passò al fratello Ferdinando I. Ma molti titoli imperiali rimasero legati alla corona spagnola, come segno di prestigio e continuità dinastica.

Con il tempo, molti di questi titoli hanno perso il loro valore reale. Alcuni, come Re di Gerusalemme, erano già puramente simbolici nel Cinquecento. Eppure, le monarchie europee continuarono a usarli, anche solo per ricordare un passato glorioso.

Oggi, Filippo VI è l’unico sovrano europeo a portare ancora così tanti titoli, anche se la maggior parte è soltanto cerimoniale.

Il fatto che oggi il Re di Spagna sia anche Conte di Gorizia e Signore di Pordenone è il frutto di una storia lunga e complessa, che unisce monarchie, imperi, guerre e alleanze.

Non significa che la Spagna abbia mai governato davvero su queste due città – se non in modo molto indiretto o per un breve periodo, come nel caso di Carlo V. Ma quei titoli sono un ricordo del passato, un’eredità di una delle dinastie più potenti d’Europa.

Un piccolo dettaglio araldico che racconta una grande storia europea.

Lascia un commento