Musica e luci colorate al Verdi martedì 22 marzo, per la rivisitazione della celebre opera Shakespeariana “Romeo e Giulietta”. La coproduzione fra Factory, Terrammare Teatro e Teatri Abitati porta in scena il testo di uno dei drammi d’amore più conosciuti al mondo, adattato e tradotto dall’originale da Francesco Niccolini. La storia è quella di sempre: il tragico destino di due giovani tanto innamorati da sfidare la sorte che vuole le loro famiglie acerrime rivali, tanto incapaci di fare a meno l’uno dell’altra da sposarsi di nascosto nonostante il loro amore e la rivalità fra le famiglie abbiano già causato la morte di due ragazzi.

Nella rivisitazione di Niccolini, diretta da Tonio De Nitto, l’accento viene posto sulla crisi adolescenziale e la divergenza fra desideri dei ragazzi e progetti che i genitori hanno per loro, ma soprattutto sul contrasto fra il dolce ed appassionato amore di Romeo e Giulietta e la tragicità della morte che vede, al concludersi dell’ultimo atto, cinque giovani corpi morti sulla scena. Il drammaturgo ha deciso, con un’idea che definisce “al limite dell’incoscienza”, di non accontentarsi di adattare una traduzione già esistente dell’opera, ma di tradurre lui stesso dall’originale, creando nuove rime in italiano; successivamente, anche l’intuizione del regista De Nitto di mantenere in prosa i dialoghi fra i due innamorati: «Una grandissima idea, perché l’amore che ti fulmina non ha bisogno delle regole e delle forme che servono per relazionarsi con il mondo, soprattutto quel mondo ostile e vigliacco nel quale prevalgono violenza e arroganza». Così, il messaggio si duplica: da una parte la necessità di prevenire estreme conseguenze nei contrasti fra generazioni, dall’altra l’impetuosità e la determinazione di un amore giovane e inesperto.

Un importante messaggio, che tuttavia avrebbe potuto essere reso in maniera migliore; le rime sono semplici, lo spettacolo leggero, che rischia a tratti di sfociare sul volgare. Molte e piacevoli solo le parti musicali, ballate dal cast, e la componente comica grazie alla quale lo spettacolo risulta divertente e la storia sdrammatizzata, in accordo con l’impronta attuale data alla rivisitazione.

Lascia un commento