The Post, film del regista Steven Spielberg, con protagonisti Meryl Streep e Tom Hanks, è uscito negli Stati Uniti nel dicembre 2017 e in Italia dal febbraio 2018. The post ha riscosso un grande successo, a tal punto che il Time lo posiziona al primo posto tra i migliori film del 2017.

L’ambientazione di The Post inizia in Vietnam nel 1966. Qui Daniel Ellsberg, analista militare del Pentagono, documenta assieme ai sui collaboratori, per conto di Robert McNamara, Segretario della Difesa, i Pentagon Papers, un dossier di 7000 pagine relativo alle vicende della politica americana nel Sud Est asiatico. Quest’ultima risulta tutt’altro che corretta: scelte sbagliate da Truman a Nixon, attuale presidente in carica. I Pentagon Papers quindi mettono in evidenza l’impossibilità di vincere la guerra in Vietnam e l’inutilità delle numerose morti di giovani combattenti in nome della patria americana.

Si arriva così al 1971, anno dell’ambientazione principale del film. Daniel Ellsberg, tormentato dai rimorsi riguardo la tragica situazione della guerra in Vietnam, fotocopia il documento scottante di 7000 pagine e le passa al New York Times, con l’obiettivo di renderle pubbliche al popolo americano. Lo scandalo è immediato e il presidente Nixon, in corsa per la sua riconferma, blocca subito le stampe del New York Times.

Entra ora in scena il Washington Post, giornale in forte difficoltà finanziaria che la signora Katharine Graham (interpretata da Meryl Streep) ha ereditato dopo la morte suicida del marito. Ben Bradlee (Tom Hanks), direttore del Washington Post, contatta Ellsberg per ottenere gli eclatanti Pentagon Papers e chiede alla sua editrice il permesso di pubblicarli. La signora Graham è però tormentata dai dubbi: da un lato infatti ci sono conoscenze importanti, tra cui lo stesso McNamara, dall’altro il timore della censura, già intervenuta a bloccare le pubblicazioni del New York Times, e le relative conseguenze economiche per un Washington Post già in crisi.
Alla fine la signora Graham approva la pubblicazione dei Pentagon Papers. Inizia così la sua lotta per il diritto alla libertà di stampa che trionfa sulle conoscenze politiche, sul timore delle censura, sull’ eventuale perdita di denaro.

La Casa Bianca dispone che i membri del Washington Post e del New York Times vengano immediatamente convocati in tribunale. La sentenza della Corte Suprema assolve i due giornali: la stampa non è a servizio dei politici ma del popolo americano. La signora Graham esce soddisfatta dal tribunale.
Nonostante la sentenza della Corte Suprema, il presidente Nixon ordina che i giornalisti del Post siano allontanati dalla Casa Bianca. Nella scena finale, ambientata un anno dopo, una guardia di sorveglianza trova una porta degli uffici Watergate sigillata con del nastro adesivo. Inizia così lo ‘scandalo Watergate’ che costringerà Nixon alle dimissioni.

The Post, film ambientato tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, affronta importanti tematiche che in realtà esistono anche al giorno d’oggi. Innanzitutto, il trionfo del diritto alla libertà di stampa sull’abuso di potere da parte dei politici. Notevole l’idea di Spielberg di inserire nel film la vera voce di Nixon, registrato mentre parlava dei suoi crimini e infuriato con la stampa che diffondeva i Pentagon Papers. Emerge inoltre un giornalismo investigativo e militante che si batte per la libertà di stampa, rischiando la censura, la crisi delle pubblicazioni e le difficoltà economiche. Il suo unico scopo è scrivere la verità per informare il popolo americano delle decisioni sbagliate prese dai vertici. Tutti hanno il diritto di leggere e conoscere le vicende politiche del proprio Paese.

Rilevante è il ruolo della protagonista femminile Katharine Graham. Quando improvvisamente si trova a capo del Washington Post è una donna insicura e tenuta in scarsa considerazione in un ambiente lavorativo prevalentemente maschile. La sua decisione in merito alla stampa dei Pentagon Papers dà il via alla sua ascesa. Katharine acquisisce autostima e determinazione, fino a uscire trionfante dal processo. È una donna che ha vinto i propri timori e i pregiudizi della società nei confronti delle donne al vertice. La signora Graham, lottando per difendere i propri ideali, ha ottenuto il trionfo del diritto alla libertà di stampa contro i segreti del potere.

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