“Voli” sul territorio ci porta a scoprire un luogo molto particolare, il primo esempio di rocca-castello del Friuli: Rocca Bernarda.
Il castello della Rocca Bernarda si trova nei pressi di Premariacco (in provincia di Udine) su un colle che in passato veniva chiamato Azzano, nome questo che probabilmente derivava da quello di un colono romano (Azzio). Diversi sono stati nel tempo i cambi di proprietà del complesso. Il castello inizialmente era un feudo del patriarcato aquileiese, ma successivamente venne donato alla comunità di Cividale che nel secolo XV lo lasciò alla famiglia di origine romana Capiferro. Fu poi Ippolito Valvason, membro di un ramo della famiglia dei signori di Maniago, che, una volta ereditato il complesso, realizzò la residenza fortificata con l’aiuto del figlio Bernardo a cui la Rocca venne dedicata una volta terminata nel 1567. Un iscrizione su portone di ingresso ricorda proprio l’anno di costruzione e gli autori. In seguito la Rocca dopo ulteriori trasferimenti proprietari, passò nelle mani dei Perusini. Nel 1977, anno della sua morte, lo storico friulano Gaetano Perusini lasciò la Rocca al Sovrano Militare Ordine di Malta.
Il complesso, immerso in un grande parco degradante sul colle che si sviluppa attorno a rigogliosi vigneti, si articola attorno ad un semplice giardino all’italiana. Il castello è dotato di quattro torri cilindriche agli angoli, mentre l’edificio residenziale è a forma di L. Particolare è anche la chiesetta rifatta nel 1638 e situata alla congiunzione delle due ali. Negli anni la Rocca ha subito diverse modifiche ad opera dei vari proprietari che si sono susseguiti. Oggi, percorrendo il suggestivo viale delimitato da rose ed ulivi secolari, si giunge (attraversando il primo ingresso) alla corte signorile sopraelevata che si apre su una meravigliosa vista del paesaggio che, nelle giornate più limpide, consente di scorgere anche la città di Udine.
È grazie alla competenza e alla dedizione di Gaetano Perusini che, nel corso degli anni, venne sviluppata sulle colline circostanti la Rocca la coltivazione dell’uva da vino Picolit, molto rinomata, che ha acquisito nel tempo fama in tutto il mondo. Tutt’oggi Rocca Bernarda è sede di una casa vinicola le cui cantine sono accessibili da un secondo ingresso che porta ad un livello inferiore rispetto alla corte signorile. I vigneti collinari della casa vinicola hanno una lunga tradizione nella produzione di vini di qualità. Come ricorda una lapide sulle mura della Rocca infatti, le viti in questo luogo sono presenti da quando la Rocca stessa esiste. Degno di nota è anche il maestoso cipresso posto a guardia dell’ingresso dell’edificio e che è stato dichiarato monumento storico in virtù dei suoi quattrocento e più anni. Inoltre le pendici del colle sono adornate da cedri del Libano, olivi, carpini e tuje, oltre che da sporadiche statue settecentesche.
Rocca Bernarda, nonostante agli occhi dei visitatori possa risultare come un fortilizio difensivo, era nata in realtà con tutt’altre intenzioni. A questo proposito significative sono le parole che il nobile Jacopo Valvason Maniago riporta in una lettera al consiglio della Magnifica Comunità di Cividale dove il motivo della nascita del complesso va ricercato nell’ “ornamento di que nostri colli” e nel “diletto et per commodo mio et degli amici […]”. Un luogo dunque destinato a incontri con gli amici, battute di caccia o convegni letterari, che mantiene tutt’oggi il suo fascino e la sua bellezza cinquecentesca.
Sono nato a San Daniele del Friuli il 21 gennaio 1993 e studio ingegneria gestionale a Udine. Da sempre appassionato di sport e musica, ho scelto di collaborare con L’oppure per dare sfogo alla mia vena creativa minacciata da algoritmi e formule matematiche con cui mi devo fronteggiare quotidianamente. Mi piace viaggiare e scoprire posti nuovi, per questo scrivo per la rubrica “Voli sul territorio”.