Anche Piazza XX Settembre ha una storia particolare, che molti udinesi ignorano o di cui non sono a conoscenza.

La piazza, infatti, anticamente non appariva come la vediamo oggi.

L’area era occupata dal famoso palazzo della famiglia Della Torre o Torriani, che però venne demolito il 27 febbraio 1511 durante il famoso “Crudêl Joibe Grasse” (di cui abbiamo parlato già qui), per volere dei Savorgnan, famiglia rivale dei Della Torre. Il palazzo, maestoso e dominante l’antica Piazza XX Settembre, venne ricostruito dal conte Girolamo Della Torre nel 1540 e poi venduto ad un mercante tedesco nel 1580, che lo arricchì di arredi lussuosi e sculture sfarzose. Alla sua morte, tuttavia, tornò di proprietà della famiglia originaria.

Il conte Lucio Antonio Della Torre, padrone del palazzo all’inizio del settecento, era al capo di una sanguinosa banda che scorrazzava per il Friuli commettendo innumerevoli reati di sangue. Proprio per questo, accusato di creare contropotere e per aver infranto in modo così ingente la legge, venne condannato a morte. Il famoso palazzo che giaceva sulla piazza venne quindi confiscato e demolito dal Governo Veneto, che lasciò intatte solo due statue del giardino (ora poste in Piazza Libertà) e la cappella, donata poi alla confraternita dei Bombardieri che a loro volta la dedicarono a S. Barbara. Venne tuttavia eretta una colonna a testimonianza dell’infamia scesa sulla famosa famiglia dei Torriani. Il fondo venne quindi detto del “Fisco Turian”, e la piazza chiamata “Plazze dal Fisc”, a sostituire il precedente nome “Plazze Torriane”. Uno dei nomi della piazza è stato anche “Plazze di S. Barbare”, per la chiesa presente in loco.

Nel 1797 cadde la Repubblica Veneta, con l’arrivo dei francesi. I Della Torre ottennero la restituzione del fondo loro confiscato, che poi fu adibito a mercato per la vendita dei polli, del pesce e di altre cose. Questo fu poi venduto nel 1864 alla famiglia Antiveri, che a sua volta lo cedette alla famiglia Angeli dalla quale il Comune l’acquistò nel 1868. A questo punto la piazza venne livellata, selciata e in seguito adibita alla vendita delle granaglie, acquisendo il nome di “Plazze dai Grans” (Piazza dei Grani).

Il mercato che si teneva ogni mattina era tra i più frequentati di Udine, famoso in tutti il Friuli perché uno dei centri del noto mercato dei grani, che attraversava anche zone come San Daniele, San Vito e Spilimbergo. Il 7 settembre 1895, con delibera del consiglio comunale, fu intitolata al XX Settembre 1870, data che ricorda l’ingresso delle truppe italiane a Roma attraverso la breccia di Porta Pia.

Nel 2010, prima dell’inizio della ristrutturazione della piazza, vennero fatte delle analisi archeologiche in seguito al ritrovamento di alcune macerie che si possono ricondurre all’antica chiesa di S. Barbara e al palazzo dei Della Torre, anche se non sono stati considerati reperti di rilievo.

Oggi, dopo essere stata un parcheggio per molti anni, la piazza è stata adibita a mercato (che precedentemente si trovava presso Piazza S. Giacomo), tornando alla sua storica “utilità”.

Una storia curiosa quella della nostra Piazza XX Settembre, fra costruzioni, demolizioni, tanti nomi diversi e molta gente che accorreva alla piazza per il suo famoso mercato nell’ottocento, che sta a testimoniare come essa rimanga un vero e proprio fulcro per la vita in centro città.

Piazza XX Settembre (1)

Fotografie prese dal sito web del Comune di Udine.

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