Dopo il successo degli anni scorsi, ritorna a Pordenone “Musica da vedere, pittura da ascoltare”, la serie di appuntamenti con il musicista e musicologo Roberto Girolin, esperto di musica elettronica, che approfondirà una tematica interessante, spesso trascurata:  il rapporto esistente fra suono ed immagine.

La tendenza a cercare un’unione fra suono ed immagine è infatti una condizione propria della mente umana, che molto spesso tenta di dare un significato iconico a suoni che ne sono apparentemente sprovvisti. Questo è possibile attraverso la retina, che ci permette di visualizzare ciò che è invisibile, ciò che è suono.  Secondo una logica inversa, un’immagine priva di sollecitazione acustica può invece generare musica, attraverso la memoria.

Si possono così scoprire eventi acustici, sonorità, impulsi uditivi, suggeriti da immagini statiche o in movimento. In tal senso occorre non solo considerare l’immagine per quella che ci appare in un momento specifico del nostro vissuto (come ad esempio quando ci troviamo di fronte ad un quadro), ma anche quella che ci rivela la mente nel momento di distanziamento fisico dallo stimolo visivo.

Questo breve percorso, organizzato dal Comune di Pordenone, in collaborazione con l’associazione “Insieme per la Biblioteca”, propone così una lettura poliedrica di opere destinate alla vista e all’udito, apparentemente lontane ma unite da un filo invisibile e indissolubile, allo stesso tempo.

Gli incontri saranno organizzati in due appuntamenti:  il 29 ottobre e il 5 novembre, alle ore 18, presso la sala conferenze “Teresina Degan” della Biblioteca Civica di Pordenone.

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