L’autunno a Pordenone si illumina della luce di Virgilio Guidi e del colore di Luigi Vettori, con una doppia mostra ospitata negli spazi della Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato dall’otto novembre all’otto marzo dai titoli “Virgilio Guidi. Il destino della figura” e “Luigi Vettori. Un’eredità spezzata”.

Virgilio Guidi nacque a Roma il 4 aprile del 1891, oltre che essere stato un pittore fu anche poeta e saggista. Fu un punto di riferimento fondamentale per molti artisti del novecento italiano. Insegnò all’accademia delle belle arti di Venezia. “Il destino della figura” è allestita nello spazio dell’ala nuova della Galleria. La mostra vuole indicare il lungo percorso dalle prime esperienze dei suoi esordi romani, caratterizzati da una moderna concezione della nostra tradizione classica sino alle risoluzioni più estreme e innovative dei suoi ultimi anni veneziani, marcati da un espressionismo visionario dove anche la consistenza della materia pittorica si dissolve ormai in una pura e fantasmatica parvenza d’immagine.

Luigi Vettori nacque il 31 luglio 1913 a Santa Lucia del Piave, ma già da bambino la sua famiglia si trasferì a Pordenone. Finita l’ottava classe, attuale 3 media, un sacerdote si accorse della sua bravura nel disegno e consigliò ai suoi genitori di iscriverlo al Liceo Artistico di Venezia, cosa che fecero. Successivamente si iscrisse all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove frequentò il corso di Virgilio Guidi. Morì il 10 marzo del 1941 sul fronte greco, come tenente di complemento di fanteria. Venne insignito della croce di guerra al valore e medaglia d’argento al Valor Militare alla memoria.

Ricordiamo che le due mostre sono promosse dal Comune di Pordenone – Assessorato alla Cultura – in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio e contributo della Provincia di Pordenone, il sostegno di Fondazione Crup e il contributo della Bcc Pordenonese.

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