Il terzo incontro del ciclo di conferenze tenute da Don Renato De Zan presso la Casa dello Studente di Pordenone si è tenuto domenica 20 dicembre. Con un intervento dal titolo L’evoluzione della cultura: la nuova situazione e la riformulazione dei valori, il biblista ha presentato la maniera in cui il complesso delle norme etiche contenute in diverse parti dell’Antico Testamento siano andate incontro, all’interno del Libro stesso, a un’evoluzione che agli occhi di uno studioso esperto quale il relatore è chiaramente riconducibile a elementi sociali, politici e culturali che hanno contraddistinto il popolo ebraico nel suo percorso storico.
I modi di vivere la legge, anche quella con la ‘L’ maiuscola, cambiano con l’evoluzione culturale. Non si può assolutamente pensare a una fede che sia imbalsamata su concetti eterni. Davanti a questa situazione i fedeli o cambiano i comportamenti oppure si fissano sui vecchi modi e diventano tradizionalisti: di qui le distinzioni anche tra estremisti e progressisti nel panorama religioso.
Un esempio di cambiamento di paradigma per quanto riguarda la Legge nell’antico testamento si individua subito. Nel 622 Giosia attua una riforma legale e religiosa per quanto riguarda gli schiavi, il prestito e il fratello-nemico. Questa riforma attua dei cambiamenti rispetto a Esodo 20-23 attraverso il dettato di Deuteronomio 12-26 introdotto da Giosia: sono cambiamenti che vanno verso quello che modernamente potremmo chiamare ‘rispetto dei diritti umani’ e dimostrano una più grande attenzione alla persona e alla sua interiorità. Sotto l’impero persiano le leggi cambiano ancora: ebrei al soldo dell’impero redigono la Legge di santità: questa viene implementata dai capi clan; il Deuteronomio invece aveva accentuato l’accentramento a Gerusalemme di ogni aspetto della vita. Questo aspetto centralista è frutto di un’ideologia teologica: quelli di Giosia infatti sono i primi testi non religiosi che parlano dell’unicità di Dio e non di Dio come semplicemente Dio d’Israele.
La legge di santità decreta soprattutto la separazione del popolo d’Israele dagli altri: i Persiani volevano far mescolare i diversi popoli e i vertici ebraici non volevano assolutamente questo. Questa nuova legge riprende in mano le precedenti sotto la guida di quest’ottica indipendentista.
Tra Esodo e Deuteronomio anche il Decalogo subisce aggiornamenti, che in sostanza vanno nella direzione di una maggior tutela dalla donna: riflessi di un’ipotetica ‘rivoluzione femminista’? Probabilmente sì.
Nato negli USA, da sempre vivo in Friuli. Laureato in Lettere Classiche, sono laureato in Filologia Classica presso il Collegio Superiore dell’Università di Bologna e in Studi Interdisciplinari Europei al Collegio d’Europa, campus di Natolin. Fieramente europeo, le mie giornate son in perpetua oscillazione tra Omero e il Manifesto di Ventotene. Opero giorno per giorno per costruire una nazione, un continente, una comunità che riconoscano il valore della cultura e che in essa si riconoscano.