Quest’anno con Pordenonelegge si aprirà una serie di dodici incontri che proseguiranno fino a marzo 2017 proposti dall’associazione culturale Aladura. Ciascuno degli incontri di formazione culturale, eccezion fatta per i primi due, avrà luogo presso l’Auditorium  Don Bosco di Pordenone.

In questa nona edizione il programma spazierà su un’ampia gamma di argomenti , con un focus speciale, però, sulla religione ebraica, accompagnato da approfondimenti sulla letteratura e sulla musica, con l’intervento del maestro Gianni Fassetta.

I primi due incontri di discussione libera delle idee si terranno in concomitanza con Pordenonelegge, il festival letterario con cui l’associazione collabora ormai da qualche anno.  Ad ogni dibattito saranno presenti relatori importanti di varia estrazione culturale, tra cui, ad aprire la rassegna, Rosanna Virgili e Lidia Maggi per il primo incontro di mercoledì 16 settembre e Vito Mancuso che, il giorno successivo, presenterà il suo libro intitolato Questa vita.

Lo scopo che l’associazione si propone con questa serie di dodici incontri è quello di <<generare una riflessione sulla realtà a livello emotivo, intellettuale e spirituale>>, dei momenti di dibattito per aiutare ciascuno a trovare la propria chiave di lettura dell’esistenza, aiutati da dodici esperti che ci guideranno, con le loro competenze, dalla globalizzazione all’antropologia.

Una proposta di riflessione sulla realtà che ci circonda. E’ da qui che deriva il titolo che l’associazione ha dato agli eventi di quest’anno: Specchi. Specchi che ci propongono un riflesso su di noi e sul mondo esterno al tempo stesso, mantenendo le due sfere sempre collegate tra di loro.

Degli specchi culturali ma anche spirituali, per svelare i simboli celati dietro ai racconti e alle fiabe che ci hanno accompagnati durante l’infanzia, come nell’incontro intitolato Pinocchio; una scala per unire il mondo umano con quello del divino, in costante conflitto, che verranno approfonditi, ad esempio, ne Il brutto anatroccolo. E’ una realtà complessa e caotica quella che ci viene proposta quest’anno, in cui la musica verrà vista come un collante tra la letteratura, la storia culturale del popolo ebraico.

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