Arrivato alla 21esima edizione, il Dedica Festival è ormai una presenza consolidata, che contribuisce a rafforzare un’offerta culturale sempre più aperta e in costante espansione. Raccontare la letteratura attraverso le immagini, la musica, il teatro e, soprattutto, attraverso l’interazione diretta con chi scrive: è questa la grande sfida del festival, che ha visto arrivare nella nostra città grandi nomi della letteratura internazionale e ha raccontato le loro storie con fantasia e originalità, uscendo dai canoni convenzionali.
L’ospite di quest’anno ci ha accompagnati in un viaggio tra i colori accesi del suo Cile e del Sud America, rimanendo aperto ad un contatto spontaneo e genuino con i lettori: salutato affettuosamente come “Lucho”, ha tradotto le proprie parole in emozioni da offrire al pubblico, pordenonese e non, che anche quest’anno ha accolto con entusiasmo e curiosità un evento ormai unico nel suo genere.
Particolarmente suggestiva è stata la serata che ha portato sul palco del Convento di S. Francesco le poesie di Sepúlveda e della moglie Carmen, con il perfetto accompagnamento del trio Ginevra di Marco.
Il pubblico raggiunto dal festival, estremamente variegato per interessi ed età, rimane in costante crescita: sono circa 6.000 le presenze agli eventi, e più di 1.000 i libri venduti. Il concerto dei Modena City Ramblers, tenutosi venerdì sera al Deposito Giordani e ideale chiusura della manifestazione, ha registrato più di mille presenze. Nonostante l’improvviso ricovero per polmonite, che ha impedito a Luis di raggiungere la band sul palco, il festival si è chiuso con un bilancio estremamente positivo (e, nel frattempo, lo stesso Sepúlveda ci tranquillizza sulle sue condizioni, affermando di essere in buone mani).
Cresce anche la partecipazione di ragazzi e scuole: 1.500 i bambini che hanno assistito agli spettacoli a loro dedicati, e più di 600 i ragazzi delle scuole superiori che hanno partecipato al concorso “Parole e immagini per Sepúlveda” e sono stati premiati lo scorso mercoledì in municipio. Solida anche la partecipazione ad “Aspettando Dedica”, ciclo di incontri preparatori e di approfondimento introdotti come novità di quest’anno, organizzati da febbraio in Friuli e Veneto.
Una rassegna che ha portato sui palchi della nostra città idee, passione e amore per la cultura, che ci insegna a guardare alla letteratura con curiosità, emozione e partecipazione in prima persona, dando a Pordenone un posto sempre più di rilievo nel panorama culturale nazionale.
Sono nata il 9 marzo 1996 a Pordenone, e frequento il secondo anno di scienze internazionali e diplomatiche presso il polo universitario goriziano. Sempre con il naso in un libro e scrittrice incostante, sono curiosa per natura e perennemente alla ricerca di qualcosa di nuovo (un qualcosa, però, di troppo spesso indefinito).
La musica è uno dei miei più preziosi alleati.