Cucinare è l’appuntamento annuale di PordenoneFiere con il mondo del gusto e della genuinità. L’esposizione, giunta alla sua terza edizione, si rivolge ai professionisti dei fornelli e agli amanti della buona tavola. Noi di OppurePordenone apparteniamo alla seconda categoria e non potevamo lasciarci sfuggire questa occasione per scoprire nuovi sapori, nuove tendenze e orizzonti enogastronomici.
Una volta entrati, veniamo accolti dai vari profumi provenienti dagli stand: il fieno per la stagionatura dei formaggi si intrecciava con l’aroma dei tartufi, l’odore intenso dei salumi affumicati ci invitava subito all’assaggio. Rimandiamo il nostro appuntamento con i produttori per la cerimonia d’inaugurazione all’arena Stars Cooking, spazio dedicato alle esibizioni degli chef stellati.

La location comprende una cucina open space targata Electrolux di fronte alla quale si sviluppa un’ampia sala che ospita decine di tavoli per i commensali, come se fosse un vero e proprio ristorante. Già dall’accoglienza il servizio è affidato agli studenti delle scuole alberghiere di Udine e Pordenone che ci accompagnano gentilmente al tavolo.

A questo punto parte la sfilata delle autorità, introdotte da un coinvolgente Fabrizio Nonis, direttore artistico di Cucinare nonché chef e rinomato giornalista enogastronomico. Dietro ai fornelli portano i loro saluti i rappresentanti delle categorie economiche del territorio e degli enti locali. Il messaggio unanime è chiaro: serve fare sistema tra le realtà produttive del Friuli-Venezia Giulia per cercare di rappresentare la varietà di prodotti che la nostra regione ha da offrire. Le grandi differenze a livello di territorio e gli attriti che spesso si creano tra una zona e l’altra della regione possono infatti essere smussate proprio grazie a quell’importante trait d’union rappresentato dall’agroalimentare.

Ovviamente non poteva mancare il riferimento ad Expo 2015, citato più volte dalla Presidente Serracchiani e dal suo vice Bolzonello come grande palcoscenico internazionale dove promuovere la qualità del made in Friuli. Expo 2015 è inoltre partner ufficiale della manifestazione, che inaugura il cammino del Friuli-Venezia Giulia verso l’esposizione di Milano.

Tra gli applausi del pubblico si fanno spazio i sommelier che gentilmente offrono agli ospiti un calice de il Pordenone, un vino autoctono realizzato dalla vinificazione in bianco del Refosco dal Penduncolo Rosso, una bollicina delicata che lascia la bocca asciutta e desiderosa di un nuovo sorso, ottimo modo per ambientarci all’interno dei padiglioni.

Comincia così il nostro tour fra gli stand delle realtà locali e non. Ad ogni angolo un’esperienza diversa, i produttori sono orgogliosi di offrirci ogni specialità: si parte con i salumi, si continua con i formaggi, il tutto accompagnato da un calice di buon vino. Nel frattempo nelle varie arene si svolgevano gli appuntamenti con gli esperti, fra degustazioni guidate e workshop informativi il pubblico ha l’occasione di confrontarsi con gli chef e i giornalisti del settore.

Ci sarebbe molto altro da vedere e soprattutto da assaggiare, ma non vogliamo rovinarci la sorpresa per le tre giornate successive. L’impressione generale è quella di un ambiente che sa coniugare la tradizione del mangiare genuino con l’innovazione e le esigenze di un mercato sempre più consapevole. Sarà interessante approfondire nei prossimi giorni i punti di incontro fra queste due tendenze e scoprire ancora nuovi angoli nascosti del mondo enogastronomico.
Dulcis in fundo, completiamo la nostra visita con un buon Ramandolo.

(Articolo a quattro mani scritto da Tiziano Milan e Michele Nardi)

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