Fine d’anno col botto al teatro Verdi di Pordenone. Con le sue ormai trentacinque edizioni, si può ben dire che il concerto di fine anno, organizzato dalla Casa dello Studente di Pordenone, ormai rappresenti una tradizione per la nostra città. Una tradizione forte per i suoi anni almeno quanto lo è l’istituzione promotrice, che nel 2015 conterà cinquanta primavere.

L’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Ucraina di Kiev, diretta da Volodymyr Sheiko ha interpretato un programma posto tra tradizione e scelte dettate dall’attuale clima politico nell’est europeo. Il programma ufficiale infatti prevedeva un metaforico passaggio dal balletto russo di Čajkovskij, al meno conosciuto compositore ucraino Gliére, per arrivare infine al tradizionalissimo Johann Strauss figlio. Un programma rappresentativo delle tre anime di un’Europa, purtroppo nuovamente divisa tra l’ingerenza russa, la posizione mediana dell’Ucraina e l’occidente. 

La vera ciliegina della serata sono stati però i fuori programma, tra cui un Brindisi e il Perpetuum mobile, sempre di Strauss, e la sua tradizionalissima Marcia di Radetzky, pezzi accompagnati da scenette architettate da membri dell’orchestra, come lo stappo di una bottiglia con conseguente brindisi, oppure, durante l’esecuzione del Perpetuum mobile, l’intervento di un orchestrale per dire al direttore di fare basta.

Anche la soprano Larissa Alice Wissel ha dimostrato tutta la sua abilità cantando magistralmente vari brani, tra i quali non poteva non spiccare Voci di primavera, sempre del celeberrimo giovane di casa Strauss.

Insomma, l’anno non poteva essere salutato in maniera migliore, tra un gridato ma timido “viva l’Ucraina” dal pubblico, gli applausi coordinati dal direttore durante la Marcia di Radetzky, e un augurio finale ai presenti in sala e all’Italia tutta da parte Sheiko.

Prosit!

 

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